
I punti chiave
Anche per il 2026 il Governo ha deciso di rinnovare la Social Card “Dedicata a te”, il contributo da 500 euro destinato alle famiglie con un Isee non superiore a 15.000 euro. Si tratta di un aiuto concreto per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità, rivolto a nuclei che non beneficiano di altre misure di sostegno economico come l’Assegno di Inclusione o il Reddito di Cittadinanza. Ecco tutto quello che c'è da sapere.
La carta
La carta, una PostePay prepagata fornita da Poste Italiane, viene assegnata automaticamente: non è necessario presentare domanda. L’Inps elabora infatti le liste dei beneficiari e le trasmette ai Comuni, che provvedono poi a informare i cittadini aventi diritto e a fornire le istruzioni per il ritiro presso l’ufficio postale abilitato.
Il contributo previsto
Il contributo, pari a 500 euro una tantum per nucleo familiare, potrà essere utilizzato solo per generi alimentari essenziali: carne, pesce, latte, uova, olio, pane, pasta, riso, frutta, verdura, legumi, zucchero, miele, caffè, tè e acqua minerale. Restano escluse le bevande alcoliche e i prodotti non alimentari. Gli esercizi commerciali convenzionati garantiranno inoltre ulteriori sconti ai possessori della carta. Per il 2025 il Governo ha incrementato di 500 milioni di euro la dotazione del Fondo Alimentare, destinato proprio a sostenere l’iniziativa e a coprire le spese per l’acquisto dei beni di prima necessità. Le carte vengono solitamente distribuite tra settembre e ottobre, ma l’attivazione deve avvenire entro il 16 dicembre 2025, pena la decadenza del beneficio.
Le carte già emesse
Le carte emesse negli anni precedenti restano valide anche per il futuro, purché i beneficiari siano confermati nelle nuove liste. I Comuni potranno quindi assegnare nuove carte solo ai nuclei familiari non ancora titolari o in caso di smarrimento della precedente.
Una misura che, pur non risolvendo le difficoltà strutturali legate al caro vita, rappresenta un piccolo ma significativo sostegno per migliaia di famiglie italiane alle prese con l’aumento dei prezzi dei generi alimentari.