Doppio appuntamento oggi ad Arcore con il premier Silvio Berlusconi che incontrerà il coordinatore regionale Mario Mantovani e Guido Podestà. Appuntamenti separati perché i due non hanno alcuna intenzione di far pace dopo i velenosi scambi di accuse seguiti alla sconfitta elettorale. Partito diviso e Berlusconi che indicherà la rotta da seguire. Magari verso i congressi e lelezione dei coordinatori come previsto dal nuovo statuto del Pdl ed esplicitamente chiesto dal governatore Roberto Formigoni. Che fissa anche un ultimatum al 15 settembre.
E a Palazzo Marino oggi pomeriggio si preannuncia un match di nuovo acceso sul capogruppo Pdl. Masseroli è convinto di poter chiudere la partita, ma Gallera non cede. E se dovesse chiudersi con una fumata nera come due settimane fa, il rischio è di ripicche in consiglio dove oggi si vota il vicepresidente. Il partito ha indicato De Corato. Che analizza la situazione di sbando e si augura che «i vertici si decidano ad intervenire, non possiamo continuare a fare figuracce fuori e dentro laula. Un mese fa abbiamo preso una batosta e dobbiamo concentrarci subito sul lavoro da fare. Serve un passo indietro di tutti o fatico io a capire certe litigiosità, figuriamoci gli elettori. Non si può andare avanti così». Anche perché in ballo cè pure il rimpasto in Provincia.
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