New York - Hillary Clinton batte Barack Obama. Ma i veri sconfitti delle primarie dei Democratici nel New Hampshire sono i sondaggisti, sconfessati dall’esito del voto: le previsioni dell’immediata vigilia davano la senatrice perdente, senza eccezioni e senza incertezze. Un "fiasco senza precedenti" (il titolo è degli analisti della Abc, l’opinione comune) che apre un nuovo capitolo di riflessione negli Stati Uniti.
Rilevazioni inaffidabili L’errore nelle rilevazioni ha più spiegazioni, a partire da un numero dei votanti superiore a ogni aspettativa per finire con la spiegazione fornita dal professor John Kosnick della Stanford University: nelle schede del New Hampshire il nome di Hillary era molto più in alto di quello di Obama; un vantaggio di posizione che può valere il 3%. Uno sbaglio così clamoroso - dopo la vittoria di Obama nello Iowa, i sondaggi lo avevano visto prima appaiare e poi superare con un margine del 10% o più la Clinton - mette i crisi quella che negli States era considerata ancora una certezza, nonostante la "sorpresa" dell’ultima vittoria di George W.Bush: l’affidabilità delle rilevazioni.
Economia decisiva Ha influito l’affluenza del New Hampshire, può averlo fatto l’eccesso di entusiasmo per il primo successo di Obama così come una deliberata intenzione di mentire ai sondaggisti. Ma ci sono anche fattori che spiazzano gli osservatori, forse più che i rilevatori di opinione. A dare fiducia agli exit polls, la vera sorpresa del New Hampshire è l’appoggio dato a Hillary dagli elettori con reddito e istruzioni basse: Clinton ha staccato Obama di 18 punti nei voti di chi guadagna meno di 50.000 dollari e di 5 tra chi non è andato oltre il diploma. È stata l’economia, e le preoccupazioni per la congiuntura, il tema decisivo.
Obama forte tra i giovani La base dei Democratici ha premiato Hillary, gli indipendenti lo sfidante ma non nella misura attesa (41% dei loro voti contro il 31%). Le donne, contrariamente a quanto avvenuto in Iowa, hanno scelto la Clinton (46 a 34). Obama mantiene il suo appeal tra l’elettorato giovane, ma in New Hampshire non è stato un plebiscito come nel primo caucus: due under-30 su tre per lui, invece che l’80%.
Ancora Bill nel cuore Tra tante sorprese, una conferma sottostimata alla vigilia.
I Democratici del New Hampshire, che sedici anni fa lanciarono Clinton verso la casa Bianca, hanno ancora Bill nel cuore (e lui si è speso molto nella campagna per Hillary nello Stato): il 56% di chi ha votato ieri lo indica come il candidato ipotetico ideala- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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