(...) con macchinari di ultima generazione, una sala ospiterà le macchine kinesis della Technogym, novità assoluta per Genova. La grande area termale (400 metri quadrati) con finiture di grande qualità, comprenderà sauna, bagno turco, percorso termale, cinque sale massaggi, dove verrà proposto anche il massaggio ayurvedico, idromassaggio, zona relax e confortevoli spogliatoi. Luminosi e spaziosi locali saranno adibiti a svariate proposte: corsi di aerobica, step, danza, pilates ecc... . Infine nello spazio adibito a beauty center ci si potrà sottoporre a trattamenti estetici personalizzati. Il centro sarà aperto tutto l'anno dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 23, sabato e domenica dalle 8.30 alle 19.
Nell'area esterna sarà ripristinata la pista di pattinaggio mentre sotto le gradinate una zona commerciale comprenderà negozi, caffetteria, ristorante e anche una banca.
Le attività natatorie saranno di competenza del direttore Filippo Tassara che, coadiuvato dal due volte campione del mondo della «5km in acque libere», Luca Baldini, sostiene che «la gioventù che avanza (Baldini) insieme alla sua esperienza saranno il giusto connubio per rilanciare le piscine d'Albaro».
Ovviamente ristrutturate, saranno riattivate sia le vasche esterne che quella interna. La grande vasca olimpionica da 50 metri ospiterà di nuovo l'attività agonistica.
Si svolgeranno corsi di nuoto per tutti i livelli e nuoto per le scuole; le attività di fitness e wellness in acqua quali aquagym, idrobike ecc saranno curate dall'insegnante Cristiana Bruschi che ha una vasta esperienza legata agli sport acquatici.
L'obbiettivo principale comunque rimane quello di ospitare nuovamente a Genova incontri agonistici di alto livello sia di nuoto che di pallanuoto, oltre quello di avvicinare sempre più i giovani allo sport.
Naturalmente sia le palestre che le piscine saranno dotate di accessi per i disabili, ascensori e spazi a loro dedicati per la riabilitazione.
È con grande orgoglio che Genova vede avverare le sue speranze: lo storico Stadio del Nuoto non è mai stato e non sarà mai solo un luogo di sport: è una parte importante per il quartiere di Albaro, ma soprattutto per la stessa città.
Qualche breve cenno della sua storia può aiutarci a comprendere il grande affetto che i genovesi provano nei confronti di questa struttura, rimasta abbandonata e chiusa per quasi quindici anni.
Lo splendido complesso natatorio d'Albaro, impianto dalla notevole ambizione tecnica e architettonica, fu completato negli ultimi mesi del 1936. Il progetto fu ideato dall'ingegner Paride Contri che definì il nuovo edificio: «Un primo passo verso l'attuazione di un programma di costruzioni atto a sopperire le impellenti necessità di una popolazione marinara grandemente appassionata all'esercizio del nuoto».
Possediamo infatti nella nostra città una struttura tra le più moderne dell'epoca, in Europa, per quanto concerne l'architettura, tanto che il plastico del progetto, selezionato al concorso nazionale di architettura sportiva bandito dal Coni, venne ufficialmente esposto alle Olimpiadi dell'Arte di Berlino del 1936 conquistando il titolo di «primato di edilizia urbanistica sportiva».
Nel 1992 l'area coperta venne chiusa al pubblico, poiché non conforme alle normative di sicurezza. Solo nel 2000 viene presentato un piano di ristrutturazione nel quale però appariva di fatto compromesso il carattere architettonico dell'edificio, snaturando la preziosa testimonianza razionalista in un'area commerciale comprensiva di bar, negozi, ristoranti e tre sale cinematografiche. Tutto ciò fu oggetto di infinite contestazioni tanto che nel 2003 la Soprintendenza per i Beni Architettonici della Liguria respinse il progetto.
La grande svolta arriva nel 2006 quando la società Albaro Spa affida alla società Interconsult di cui è presidente l'imprenditore genovese Gianni Pisani e alla società Piscine d'Albaro Srl di cui è presidente il prof. Filippo Tassara, docente di Sport acquatici presso la facoltà di Scienze Motorie, il rilancio dello Stadio del Nuoto, allo scopo di restituire a Genova un complesso moderno e perfettamente attrezzato rispettando l'integrità architettonica dell'edificio monumentale. Infatti il progetto comprende, oltre al restauro delle piscine, il primo «Quality Club» genovese cioè un centro fitness caratterizzato da un servizio di ottima qualità e di forte attenzione al rapporto costante con il cliente: «Un binomio alquanto importante e vincente» sostiene il direttore dell'area fitness Andrea Pugno, che, con entusiasmo, informa che i lavori in corso sono a buon punto; il centro sarà operativo da marzo 2008.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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