Il primo cittadino di Londra dice yes: «Brava Moratti, decisione giusta»

Giacomo Susca

Ken Livingstone, major di Londra, strizza l’occhio a Letizia Moratti e promuove a pieni voti l’idea di introdurre ticket d’ingresso al centro cittadino: «La Moratti fa bene e adotta principi giusti per affrontare i problemi legati all’inquinamento». L’asse Inghilterra-Italia ha preso corpo dopo un incontro tra i due primi cittadini. «Ci siamo visti a Londra ultimamente - rivela Livingstone -, abbiamo discusso anche di questi temi e sono convinto che stia prendendo la questione molto sul serio».
Nella City la congestion charge è realtà dal febbraio 2003. Un sistema di accesso controllato «virtuale» regola la circolazione in un’area, relativamente ridotta, di 20 chilometri quadrati e 136mila residenti: la Inner ring road. Non esistono infatti barriere fisiche o caselli per il pedaggio: si paga con carta di credito su internet o per telefono, oppure in contanti nelle rivendite autorizzate. La tariffa giornaliera è di 8 sterline (quasi 12 euro) e permette di spostarsi in determinati orari dal lunedì al venerdì. Ben 688 telecamere registrano le targhe dei veicoli circolanti nell’anello e verificano l’avvenuto pagamento. Per i trasgressori la multa è l’equivalente di 119 euro e in caso di morosità si arriva alla demolizione dell’auto. Sono previste deroghe per particolari categorie di cittadini e mezzi meno inquinanti. «Non c’è un modello valido per tutte le città - commenta Livingstone, ideatore delle misure - ma anche Milano deve godere dei benefici di politiche che puntino a potenziare i trasporti pubblici e a facilitare la vita di pedoni e ciclisti». All’ombra del Big Ben, i risultati gli danno ragione: le emissioni sono scese del 15 per cento, meno 70% di infortuni l’anno, il 43% dei pendolari ora gira in bicicletta. «Contro il provvedimento c’era stata una crociata di commercianti - riferisce il sindaco londinese - perché temevano la riduzione del loro volume d’affari. Al contrario, abbiamo reso più veloce lo spostamento di merci e persone».

I mezzi funzionano a pieno regime, sebbene prima dell’arrivo della tassa «la rete del trasporto pubblico fu potenziata con nuovi contratti e privatizzazioni». La ricetta Livingstone ha generato introiti per 122 milioni di sterline, reinvestiti nella flotta dei bus e nelle infrastrutture per incrementare la mobilità e offrire ai cittadini l’alternativa alle auto.

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