RomaCi sono poche cose che sconvolgono il pubblico americano. Nel 1992 Tim Robbins ci riuscì proponendo Bob Roberts, un finto documentario che raccontava la storia di un cantante folk che correva per un seggio senatoriale. Nel 2009 lUdc ha trasformato la finzione in realtà candidando alle elezioni europee Emanuele Filiberto di Savoia, erede del Regno dItalia (contestazioni dello zio Amedeo a parte), ma soprattutto vincitore del talent show Ballando con le stelle in coppia con Natalia Titova.
«È una persona straordinaria e capace», assicura il segretario centrista Lorenzo Cesa, mentre il trentasettenne rampollo della real casa sabauda rassicura sulle sue capacità: «Parlo cinque lingue, conosco la metà dei capi di Stato europei e dellaltra metà sono parente». Il successo televisivo? «La tv ti porta nelle case della gente. Guardate Obama... ». Sarà anche per questo motivo che lesponente del Pd Roberto Giachetti si è domandato polemicamente: «Perché nessuno parla mai di velini?». Un chiaro riferimento alle polemiche innescate dalle ipotesi di alcune candidature femminili e televisive nel Pdl (Barbara Matera e Camilla Ferranti).
E daltronde quando si mettono a punto le liste cè sempre bisogno di qualche «volto noto» da accostare alla nomenklatura. Ecco perché lUdc, accanto a suoi esponenti storici come Luca Volonté, Pippo Gianni e Luciano Ciocchetti, ha candidato pure Magdi Cristiano Allam, difensore dei valori occidentali, il presidente del Movimento per la vita Carlo Casini, lindimenticabile idolo milanista Gianni Rivera e Roberto Carlino, noto immobiliarista che lo slogan ce lha già pronto. «Uno di casa»: meglio di così...
Cè poco da fare: quando si tratta di completare le liste lo showbiz è una miniera inesauribile. Lo sa bene anche il Pd che dal video ha prelevato lanchorman del Tg1 David Sassoli e dal mondo dello sport la velista Alessandra Sensini. E senza internet e YouTube che ne hanno accresciuto la popolarità pure Debora Serracchiani avrebbe faticato a trovare posto.
Pure Antonio Di Pietro e la sua Italia dei valori qualche tributo al mondo dei media devono concederlo. Se la scorsa estate le telecamere di tutto il Paese non fossero state puntate su Fiumicino, chi avrebbe mai conosciuto Maruska Piredda che al contrario della collega Daniela Martani ha preferito il seggio a Strasburgo alle lusinghe del Grande Fratello e della Fattoria? Certo, lex pm ha fatto più notizia per aver incluso nelle liste il magistrato Luigi De Magistris e aver recuperato baluardi della sinistra sindacale (Maurizio Zipponi) e filosofico-letteraria (Gianni Vattimo e Giorgio Pressburger).
Insomma, linclusione o lesclusione della rossa Angela Sozio e di altre colleghe tra le candidate del Pdl avrà pure scatenato un dibattito (tantè vero che Di Pietro ha subito messo le mani avanti per dire che le sue candidate sono «belle dentro»), ma i processi di selezione delle forze politiche hanno molti criteri in comune.
Fanno eccezione le forze storiche, residui dellaustera prima Repubblica. La sinistra radicale Prc-Pdci insieme con Oliviero Diliberto ha messo in lista loperaio Thyssen Ciro Argentino e lastrofisica Margherita Hack per rispondere a Sinistra e libertà che ha giocato la carta del vignettista Sergio Staino e della leader gay Imma Battaglia.
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