Il principe studia molto però non legge i giornali

Se si tenesse informato userebbe quei toni con i veri autori della "rivelaazione"

Il principe studia molto però non legge i giornali

È universalmente noto che il principe Vittorio Emanuele dedica l'intero arco della giornata - e non di rado le ore notturne - agli amati studi e alle riflessioni su ponderose opere storiche (di «alto valore», come precisato) e filosofiche. E quindi non abbia il tempo per occuparsi d'altro, come ad esempio leggere i giornali, tanto per tenersi informato sui fatti della vita. È questa la ragione, più che giustificata, che lo ha portato a prendere una cantonata di notevole entità, rivolgendosi con quel tono e con quegli assunti al Giornale. E ai suoi redattori, responsabili di «fare un giornalismo che si commenta da solo», giornalismo che «spaccia per storiografia una serie di calunniose dichiarazioni».
È il caso di dire, ma proprio il caso, che ancora una volta Vittorio Emanuele ha preso fiaschi per fischi. Non noi, ma il settimanale Oggi ha pubblicato un servizio titolato categoricamente: «Maria José: sì, fu l'amante di Mussolini». È Oggi, dunque, che spaccia per storia quella "rivelazione", da noi liquidata, invece, come immondizia. È Oggi che infanga la figura di Maria José, che «colpisce e continua a colpire i morti». Noi ci siamo limitati a chiederci come mai a fronte di quelle ingiuriose maldicenze il figlio Vittorio Emanuele non avesse reagito, balzando in prima linea per difendere l'onore della madre e dunque della famiglia Savoia. Lo fa ora, fuori tempo massimo, sbagliando indirizzo e argomentazioni. L'antifascismo di Maria José, sul quale Vittorio Emanuele insiste per escludere una tresca della madre con Mussolini è infatti, per Oggi, una prova a carico («la reazione di una donna scaricata», per dirla col garbo dell'autore del servizio).


Ma peggio fa intervenendo - anche qui fuori tempo massimo - nel blog on line del settimanale spensieratamente dichiarando di non sapere «se mamma e Benito siano stati amanti», senza tuttavia poter escludere che lo siano stati: «Difficile, ma non impossibile» è la sentenza, che venendo dal figlio, che venendo da chi si pone come Capo di Casa Savoia non solo suona suona beffarda e irriverente, ma appone il sigillo di garanzia alle «calunniose dichiarazioni» del settimanale Oggi. Strano concetto ha, dell'onore, Sua Altezza Reale il Principe di Napoli.

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