Anna Maria Greco
da Roma
Non sono rilevanti penalmente le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sugli incontri tra politici dellUnione e il presidente delle Generali, Antoine Bernheim. E la Procura di Roma, che indaga sul caso Unipol-Bnl, chiede larchiviazione. Ora dovrà pronunciarsi il Gip, ma intanto i Pm escludono lipotesi di calunnia da parte del presidente del Consiglio.
Le persone che Berlusconi ha citato sono state ascoltate, precisa la Procura, e hanno confermato gli incontri ma non che si sia parlato dell«eventuale cessione a Unipol del pacchetto azionario Bnl». La richiesta darchiviazione dei Pm riguarda solo le dichiarazioni del premier, ma vanno approfondite «circostanze diverse». Cioè, rimane da valutare lincontro del 12 aprile tra Antonio Fazio e Bernheim (confermato da questultimo e dal produttore cinematografico Tarak Ben Ammar), in cui lex governatore della Banca dItalia avrebbe difeso l«italianità delle banche», riguardo le scalate. La Procura ribadisce che non si registrano nuove iscrizioni sul registro degli indagati.
Berlusconi, però, non ritiene di aver sbagliato. «Sono andato a difendere la credibilità del presidente del Consiglio. Lho fatto e lo rifarei», dichiara a Sky Tg24. Per il premier i fatti riferiti ai magistrati dimostrano che i Ds non facevano il tifo dagli spalti, ma «erano scesi in campo a giocare». «Davvero - chiede - si crede che gli italiani abbiano lanello al naso? Allora bisogna chiamarli furbetti del botteghino invece che furbetti del quartierino».
Per il segretario Ds Piero Fassino, tutto questo dimostra che «il premier ha voluto montare un caso del tutto fasullo. Non aveva nulla da dire. Così nulla che i magistrati hanno archiviato le sue dichiarazioni». Quella sera, a Porta a Porta, Berlusconi «ha fatto credere - dice Fassino - con espressioni allusive di sapere chissà che e noi gli abbiamo detto Se sai qualcosa vai dai magistrati. Lui è dovuto andare, ha cercato di minimizzare dicendo che forse le sue informazioni non avevano rilevanza penale, e ora i magistrati hanno dimostrato che erano dichiarazioni prive di qualsiasi senso». Poi il leader della Quercia lancia lultima stoccata: «Berlusconi cambi registro, cambi passo». Le sue, incalza Roberto Manzione della Margherita, erano solo «parole a vanvera, per creare un clima di discredito».
Ma per Paolo Bonaiuti, «larchiviazione della Procura era scontata». Infatti, spiega il portavoce del presidente del Consiglio, la testimonianza del 12 gennaio non era una denuncia. Il premier voleva solo dimostrare la veridicità delle sue affermazioni e il buon nome del capo del governo. E proprio questo è stato dimostrato dalla Procura. Comunque, aggiunge Bonaiuti, restano da chiarire «le ragioni dellimprovviso e forte interessamento manifestato da esponenti di primo piano della sinistra verso la scalata dellUnipol a Bnl e verso le azioni Bnl detenute dalle Assicurazioni Generali».
La Procura archivia gli incontri dei Ds
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