In Procura nessun fascicolo

Sarà sicuramente aperta un’inchiesta sul comportamento dei cosiddetti «antagonisti» (appartenenti ai centri sociali , anarchici, no global, e via dicendo) che domenica pomeriggio hanno bloccato la Fiamma olimpica in via XX Settembre, per protesta contro le multinazionali, le Ferrovie ad alta velocità, e via discorrendo, inutili pretesti per fare i guastafeste, creare disordini, e impedire di fatto ai genovesi di assistere alla bella, preannunciata manifestazione. Forse non valutando che così facendo potrebbero essere incorsi, più che in un generico blocco stradale, nel reato previsto dall’articolo 610 del codice penale, che prevede la reclusione sino a 4 anni per chiunque, con violenza e minaccia costringe altri a fare, tollerare o omettere qualcosa». Ricordiamo, a chiare lettere, che ai tedofori è stato impedito di proseguire, e sono stati costretti a spegnere la fiaccola.
Sino a ieri pomeriggio non erano pervenute al procuratore capo Francesco Lalla le relazioni della questura e della Digos (che hanno subito cominciato le indagini), per avviare l’inchiesta della magistratura.

Da parte sua il questore Salvatore Presenti ha dichiarato che intende perseguire i responsabili del gravissimo episodio, verificatosi durante il passaggio dei tedofori nelle strade di Genova. Sinora non vi erano stati casi di intolleranza verso la fiamma olimpica nelle altre città d’Italia.

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