nostro inviato a Pescara
Non c’è due senza tre. Altro scivolone (immobiliare) della procura di Pescara che aveva imbastito il capitolo d'accusa contro Ottaviano Del Turco sostenendo che per acquistare tre «misteriosi » e «prestigiosi» appartamenti aRomaaveva utilizzato i soldi delle tangenti. Adesso si scopre che anche l'ultima delle tre case riconducibili al presidente della Regione Abruzzo non c’entra nulla con le mazzette dell'imprenditore- pentito Vincenzo Angelini. Tre su tre, non c’è male.
La villa che non c’è
S’è favoleggiato a lungo primadi
una villa da mille e una
notte nascosta chissà dove a
Roma,poi diunfaraonico appartamento
in piazza di Spagna,
nel cuore della capitale.
Ora viene alla luce che l'immobile
in questione non è
una villa, non è a piazza di
Spagna, e che Del Turco non
l'ha mai posseduto. «La palazzina
in questione è la mia
- dice al Giornale Vincenzo
Rivera, capo di gabinetto del
presidente della Regione - e
nessuno non solo l’ha mai
messa in venditamanon esiste
alcun compromesso stilatoconOttaviano
». Rivera proprio
non si spiega come possa
esser finita negli atti giudiziari
una simile balla. «Ma
quali mazzette,nonscherziamo.
Ottaviano in quel periodo
era sotto sfratto dal suo
appartamentoin affitto, quello
sì vicino a piazza di Spagna,
in via del Babuino. Mi
disse: "Aiutami anche tu Vincenzo,
l’affitto della Reale
Mutua è schizzato da 3.200
euro a 12mila, e io non ce la
faccio proprio". Mi chiese di
aiutarlo a cercare un affitto
più vicino alle sue possibilità,
così intantomioffrii di aiutarlo
a sistemarsi damenel breve
periodo che avrebbe impiegato
nelle ricerche dell’alloggio.
Gli feci vedere l'appartamento
della palazzina ma
gli dissiche purtroppo era difficile
andarci ad abitare poiché
era affittato a uno studio
di professionisti (commercialisti
e avvocati, ndr). Provai
anche - continua Rivera - a
convinceregli affittuariadarmi
almeno un piano dell'immobile
vistochedovevamoridiscutere
il contratto d'affitto
(6 anni più 6, ndr).Ma non
fu possibile. Ottaviano non
venne mai lì». Per la cronaca
la «villa prestigiosa» di cui
parlava la procura di Pescara
«acquistata coi soldi delle
tangenti» è disposta su mille
metri quadri, più giardino,
in via dei Vallati 18. Al civico
16 abita un altro vecchio socialista:
Giuliano Vassalli.
Ma è una coincidenza, non
scherziamo.
La vendita delle tele di Schifano
Come visto si è dimostrato
chel'abitazionedel figlio Guido
nel popolare quartiere romano
della Garbatella è stata
comprata accendendo un
mutuo da 200mila euro eppoi
con i 300mila euro ricavati
delle vendita di tre quadri
(Il tratto appenninico,
La Esso, Il campo di calcio)
che il pittore Mario Schifano
aveva regalato a Del Turco
il giorno in cui diventò segretario
aggiunto della Cgil.
C’è un testimone diretto della
trattativa e della vendita
delle opere d'arte, subito interrogato
dalla procura immediatamente
dopo le rivelazioni
fatte al Giornale. C'è
poi un secondo testimone,
la curatrice di una mostra
di Schifano in provincia di
Teramo, che ha confermato
sempre al Giornale come
Del Turco fu costretto a dare
via quelle tele a cui teneva
tantissimo «perché non
aveva liquidità sufficiente
per aiutare il figlio ad acquistare
una casa a Roma».
L'alloggio dei misteri? Un affitto
Di più. Si è anche dimostrato
che il misterioso appartamento
«acquistato coi soldi
delle tangenti» vicino a via
delle Zoccolette nel centro
storico di Roma, sul quale la
procura adombra altrettanti
sospetti inquietanti, non solo
non è mai stato comprato da
Del Turcomaera stato preso
in affitto da una terza persona,
che con l'inchiesta non
c’entra nulla: Margherita
Vallefuoco, sua ex collaboratrice,
«colpevole» anche lei
d'aver aiutato l’amico Ottaviano
(che era sotto sfratto) a
cercare una casa in affitto.
L’interpretazione frettolosa
di un’intercettazione telefonica
ha ribaltato la realtà poiché
l’immobile in questione
era stato affittato dalla donna
nel giugno 2007 dopo che
la stessa aveva dato in locazione
un altro suo appartamento
nella zona della città.
Le vere proprietà
Il quotidiano Italia Oggi s’è
preso la briga di andare a vedere,
attraverso una misura
catastale, le proprietà della
famiglia Del Turco: due soli
acquisti dal 2006 al 2007.
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