Prodi avverte gli italiani: chiederò lacrime e sangue
7 Agosto 2005 - 00:00Il Professore si definisce un «baby politico». Bondi (Fi): «È comico, lui che era ministro con il governo Andreotti»
da Roma
Se andrà al governo lUnione, ai cittadini saranno chiesti sacrifici. Perché leredità lasciata dallattuale esecutivo è «difficilissima». Parola di Romano Prodi, leader dellUnione e favorito alle primarie che decideranno il candidato a premier del centrosinistra. «Sono abbastanza emiliano per non pensare a lacrime e sangue: se i sacrifici sono necessari per raggiungere degli obiettivi si debbono chiedere», ha detto lex presidente della Commissione europea nel corso di unintervista a La7. «Quelli che per dimostrare di essere forti e potenti non lo fanno - ha aggiunto il leader dellUnione riferendosi alla richiesta di sacrifici - non hanno capito niente della natura umana o della vita». Prodi ha spiegato che «governare sarà difficilissimo. Se vinco, leredità è la peggiore immaginabile: crescita zero da anni, bilancio dello Stato disastroso, unimmagine del nostro Paese allestero che è al minimo storico».
Nessuna difficoltà, invece, dagli alleati di governo. A partire da Rifondazione comunista, il partito che fece cadere il suo precedente esecutivo nel 98. «Non si vince in solitaria», ci vuole una squadra, e «Bertinotti è daccordo per il gioco di squadra, ne sono sicuro. Governare - ha aggiunto Prodi - è come allenare una squadra, devi essere metà allenatore e metà assistente sociale. Se la squadra è forte e coesa, si riesce a governare un Paese come lItalia». La strategia? «Lasciare corda lunga ai ministri: obiettivi precisi, ma senso di responsabilità per i singoli ministri».
Lex premier ed ex presidente della Commissione europea si è poi definito un politico giovane: «Io sono in politica da 10 anni. Sono un baby politico, sono giovanissimo. E sono arrivato perché ai partiti mancava la scala della professionalità». Prodi si dice poi rafforzato dallesperienza. Più che le traversie del suo primo governo a farlo cambiare in meglio è stata la difficile esperienza a Bruxelles e le critiche che gli venivano mosse dalla stampa europea, in particolare quella inglese: «Quando uno è stato massaggiato per un anno e mezzo dalla stampa britannica ti passa sopra un carro armato e non te ne accorgi».
Lintervista ha suscitato ilarità nel centrodestra. «È involontariamente spiritoso e perfino comico, se non provocatorio - ha commentato il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi - a definirsi un baby politico. Lui, presidente dellIri negli anni Ottanta allepoca dei governi Craxi e prima ancora ministro dellIndustria del governo Andreotti. Non credo proprio che possa definirsi così, direi anzi che è un vecchio politico, un vecchissimo politico». Concetti simili quelli espressi dal vice ministro delle Attività produttive Adolfo Urso (An). Lazzurra Isabella Bertolini invita invece Prodi a non preoccuparsi delleredità della Cdl, perché il centrosinistra non tornerà a Palazzo Chigi.
Positivi i commenti nellUnione, in particolare di Verdi e Comunisti italiani che hanno visto nelle parole del Professore la promessa di una «discontinuità» rispetto allattuale governo.
Intanto la macchina delle primarie del centrosinistra si mette in moto. Ieri il segretario dei Ds Piero Fassino ha diffuso un invito ai militanti affinché votino Prodi alle consultazioni che decideranno il candidato dellUnione.