Con Prodi la capitale si scopre più povera

Marcello Viaggio

Interventi per la sicurezza sulle metropolitane, chiusura e trasferimento dei campi nomadi oltre la cintura urbana, fondi per le periferie e Roma Capitale. Questi gli emendamenti alla Finanziaria presentati da Alleanza nazionale a favore della città Eterna. Nel 2007 i trasferimenti ordinari dallo Stato al comune di Roma, in base alla Finanziaria com’è attualmente, saranno pari a 280,40 milioni. A questa cifra bisogna aggiungere la compartecipazione Irpef, stimata in 535,90 milioni. In totale, quindi, 816,30 milioni. Con un vistoso saldo netto negativo rispetto al 2006 (912,50 milioni complessivi fra trasferimenti ed Irpef) di circa 60 milioni. Le cifre in dettaglio, con le tabelline degli ultimi anni, sono state fatte alla conferenza stampa che ieri mattina An ha tenuto al gruppo comunale, in via delle Vergini. A spiegare quanto costerà alla città in termini economici la manovra economica del Governo sono stati il commissario romano Gianni Alemanno e il deputato Fabio Rampelli. Con loro il capogruppo capitolino Marco Marsilio e numerosi altri consiglieri di An.
«Vorrei ricordare che solo a gennaio di quest’anno il sindaco Veltroni in campagna elettorale aveva assicurato che Roma avrebbe ricevuto più risorse dal Governo se il premier fosse stato Prodi - esordisce Alemanno - e invece oggi i fatti ci dicono esattamente il contrario». L’esponente di An sciorina una dopo l’altra le cifre. Fa impressione apprendere che solo nel 2005 i trasferimenti decisi dal Governo Berlusconi erano stati di ben 1.014,30 euro. Un’altra epoca. Per effetto degli emendamenti di maggioranza e la contrattazione in corso dei sindaci con il Governo, sono possibili ancora dei ritocchi in extremis. «Ma anche con questi, i trasferimenti del 2007 a Roma saranno i più bassi degli ultimi sette anni», rimarca Alemanno.
A fronte di questi corposi tagli, An ha predisposto una lunga serie di emendamenti. Fra questi, uno a firma proprio di Alemanno chiede 120 milioni di euro l’anno in più per tre anni per garantire la sicurezza delle aree metropolitane, per incrementare gli organici delle forze dell’ordine di mille unità, per trasferire i campi nomadi fuori dalle aree urbane. Un altro emendamento dell’ex ministro delle Politiche agricole propone di aumentare lo stanziamento annuo per Roma Capitale da 150 a 250 milioni: «Si tratta di migliorare il conto economico di Roma, chiederemo l’appoggio a questa proposta anche dei parlamentari romani di centrosinistra. Creando una sorta di lobby romana, come abbiamo fatto per le Olimpiadi».
Sulla aree metropolitane ecco anche due emendamenti per la riqualificazione urbanistica e ambientale, firmati da Rampelli, che propongono di destinare allo scopo 25 milioni l’anno per tre anni. Cinquanta milioni di euro l’anno per il triennio 2007/2009 sono invece lo stanziamento richiesto da un altro emendamento che propone interventi di ammodernamento tecnologico del sistema di sicurezza delle linee metropolitane a Roma. Purtroppo il filtro della commissione Bilancio della Camera, che vieta nella Finanziaria interventi a favore di una singola città, hanno fatto dichiarare inammissibili altri due emendamenti di Rampelli. Uno (da due milioni) chiedeva la trasformazione del Parco dell’Appia Antica in parco nazionale. L’altro, in vista dei mondiali di nuoto del 2009 che si terranno a Tor Vergata, proponeva di riqualificare l’area del Foro Italico, la piscina olimpica e il complesso degli impianti sportivi dell’Acqua Acetosa.

Il gruppo parlamentare di An si riserva di far rientrare i due emendamenti bocciati in un successivo ordine del giorno: «Se la nostra proposta di aumentare di 100 milioni i fondi per Roma Capitale dovesse passare - conclude Alemanno - chiederemo che i soldi siano destinati proprio a questi due interventi».

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