Roma - Non si torna indietro: la produra di cessione di Alitalia ad Air France va avanti, parola di Prodi. Dopo il consigoio dei ministri, il premier ribadisce la volontà di proseguire nell'operazione. "Faremo certamente il possibile perché questa operazione, che nessuno ha avuto il coraggio di affrontare, pur essendo necessaria ed indispensabile, vada avanti. Con il governo che resterà in carica fino alla fine della legislatura, cercheremo di portare l’operazione fino in fondo".
Bianchi: "Se esiste la nuova cordata batta un colpo" E il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi ribadiscee: la trattativa in esclusiva "non si tocca, ho sentito il presidente del Consiglio: quindi obbedisco". "Se esiste - ha sottolineato poi - una nuova cordata, è ora che batta un colpo". Il riferimento è ad Air One e alla cordata che Toto sta cercando di mettere in piedi per presentare una nuova offerta con imprenditori del Nord, legata anche a un piano di valorizzazione dell'aeroporto di Malpensa che alitalia ormai ha "rottamato" tagliando 180 voli e lasciando solamente tre collegamenti intercontinentali e l'attività cargo.
Bondi (Fi): Prodi ci ripensi E il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi lancia un appello al premier "affinché si possa rivedere la decisione su Alitalia tenendo conto di un progetto imprenditoriale italiano che potrebbe salvare la compagnia nazionale di bandiera".Air One rilancia E domani il patron di Air One Carlo Toto presenterà il suo piano per rilanciare Alitalia alle imprese milanesi nella sede della Camera di Commercio e scongiurare così un ridimensionamento di Malpensa. In attesa che il Tar si pronunci il 20 febbario sul ricorso della compagnia di Toto contro la cessione della compagnia di bandiera ai francesi. Le voci di una nuova offerta di Air One premiano anche oggi il titolo in Borsa, anche se in misura più contenuta rispetto a ieri e a lunedì. Nonostante la Sea abbia formalizzato la richiesta di danni da 1,25 miliardi di euro, a metà mattina si è registrato un incremento dello 0,43%.
Sindacati contro il governo Sulla partita Alitalia, pesano le critiche dei sindacati che sono preoccupati per il futuro della compagnia e per i riflessi occupazionali di un piano di risanamento. In particolare, la Cisl attacca senza mezzi termini l’ipotesi di vendita ad Air France-Klm: "Si sta svendendo a stranieri - ha detto il leader di via Po, Raffaele Bonanni parlando a Trieste - (anche se io spero che ciò non avvenga) un bene che tutti i paesi vogliono mantenere. Solo i piccoli paesi svendono, ma i grandi paesi si tengono la loro compagnia di riferimento». Insomma, da parte del governo si sta assistendo ad una "gestione scellerata della partita Alitalia".
Ryanair: non ci interessano gli slot di Malpensa Nessun interesse da parte di Ryanair per i circa 180 slot ceduti da Alitalia su Malpensa. "Avevamo fatto una proposta da un miliardo, ma la Sea ha detto di non essere interessata", ha detto Alessia Viviani, direttore Marketing per l’Italia della compagnia. Ora da parte del vettore c’è solo la richiesta che venga tutelata la concorrenza. Abbandonata l’idea di espandersi su Malpensa, Ryanair insisterà su Bergamo.
La Regione Lombardia: subito il Tavolo Milano sull'hub L’assessore alle Infrastrutture e mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo chiede subito la convocazione del tavolo Milano per salvare Malpensa. "Andare fino in fondo vuol dire affossare Malpensa? - si legge in una nota dell’assessore -. Se fosse così faremo qualunque cosa per evitarlo! A cominciare ovviamente dal ricordare a Prodi i limiti delle prerogative di un governo dimissionario che opera a Camere sciolte". "Prodi - prosegue - deve convincersi che l’unica via d’uscita è la moratoria per Malpensa che noi chiediamo da tempo e che è la sola ipotesi su cui costruire una soluzione condivisa. Chiediamo che venga convocato immediatamente il Tavolo Milano".
I piloti Alitalia davanti al Tar c ontro Air One I piloti Anpac, Anpav, Avia si oppongono davanti al Tar del Lazio al ricorso Air One teso a sospendere la vendita di Alitalia a Air France. "Stiamo predisponendo una richiesta al giudice perchè venga respinto tale ricorso - afferma il vicepresidente Stefano De Carlo - perchè lo riteniamo pregiudizievole del futuro dei dipendenti della compagnia". "Sembra si voglia dimenticare - denuncia la Fan, la federazione che riunisce le tre sigle - che le sorti di Alitalia siano oggi legate a decisioni da prendere in tempi brevissimi e che le continue azioni di disturbo messe in atto con fini diversi dal processo di risanamento della compagnia di bandiera mettono a serio rischio il futuro dell’azienda e di tutti i suoi dipendenti. Dietro il paravento dell’ italianitàsi vuole tentare di portare a termine un progetto di natura prettamente finanziaria che certo non potrà mai produrre il reale e duraturo risanamento di Alitalia. L’arroganza con la quale Air One sta tentando di bloccare il processo di costruzione di un nuovo futuro in Europa per la compagnia di bandiera non deve trovare connivenze". Nella dura presa di posizione si sostiene come in "passato non sono state prese decisioni chiare nè definite politiche coerenti allo scopo di consolidare la compagnia di riferimento così come è accaduto nel resto dell’Europa. In Italia questa dissennata politica del trasporto aereo ha invece favorito la crescita di un secondo vettore che ha avuto il privilegio di posizionarsi direttamente sul mercato più ricco del Paese (Roma Fiumicino-Milano Linate), senza però avere l’onere di garantire l’effettiva mobilità dei cittadini anche sulle direttrici meno redditizie.
In questi anni Alitalia non ha avuto neanche la possibilità di poter operare, a similitudine delle altre principali compagnie europee ed in risposta alle esigenza della clientela, con un ’terminal unicò sull’aeroporto di Fiumicino proprio a causa di uno specifico ricorso fatto da Airone". Il Fan critica anche Montezemolo sostenendo che dal presidente di Confindustria "ci si aspetterebbe maggior oggettività, equilibrio e concretezza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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