Il prof cambia obiettivo «Il problema del partito è la dirigenza ligure»

(...) «Non posso accettare accuse personali e vergognose al limite della querela - attacca il senatore -. Vogliono togliermi di mezzo, l’obiettivo è chiaro e queste sono facili provocazioni perché mi metta alla porta da solo. Ma dal partito potrebbero anche andarsene altri». Ragionamento che, secondo Musso, è avvalorato proprio da quelle che sono state le reazioni al suo annuncio di aderire al gruppo misto: «Mi aspettavo si potesse aprire una riflessione a livello locale. Invece, chi mi ha sempre osteggiato ha cercato di farmi fuori gettando fango sulla mia reputazione».
Il contrario di quanto starebbe accadendo a livello nazionale dove, proprio per diretta volontà del presidente del Consiglio, Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello stanno lavorando per riassorbire lo strappo. Berlusconi ha fatto sapere a Musso di comprendere le ragioni del suo malessere in Liguria e gli ha chiesto di portare pazienza ancora per un po’. A settembre il presidente del Consiglio vorrebbe avviare un repulisti nel partito su tutto il territorio Liguria compresa, ma sull’ipotesi di un coinvolgimento nell’attività del Pdl ligure da parte del prof. universitario, Musso si trincera dietro il no comment più deciso. Si limita a dire che nella «galassia del Popolo della Libertà ci sono anime diverse: quelle per le quali vale la pena rimanere e resistere, ed altre che ti allontanano con lezioni di etica e morale da chi si spaccia per dirigente e tale non è».
Silenzio assoluto anche sulla possibilità di uscire dal gruppo in consiglio comunale e portarsi dietro Giuseppe Murolo e Emanuele Basso per creare la componente «Oltremare» e giocare d’anticipo sulle comunali 2012: «Di una cosa sono assolutamente certo: la mia corsa a palazzo Tursi sarebbe alternativa alla sinistra e a questo modello di gestione cittadina. Mai potrei condividere un percorso con Beppe Pericu». Cresce l’idea di portare la sua Fondazione come lista civica alle amministrative che il resto del centrodestra ci possa stare o meno.


Intanto, chi sta riflettendo sull’ipotesi di aderire con Gianfranco Gadolla a Generazione Italia è il consigliere comunale Murolo mentre sempre dall’associazione dei finiani arriva il documento di Michele Forino che esprime vicinanza a Musso e Gadolla e definisce il partito di Berlusconi «Purga delle libertà». Ad attaccare Gadolla ci pensano gli ex An Gianni Plinio e Giorgio Bornacin: «Tolga velocemente il disturbo senza piagnistei».

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