Il prof. Faletti e i suoi allievi superano l’esame

Il prof. Faletti e i suoi allievi superano l’esame

Maurizio Acerbi

Nel marasma del «come facilmente prevedibile», ogni tanto arrivano film che ti spiazzano perché sanno ritagliarsi, nel cuore degli spettatori, un posto importante quanto inaspettato. È il caso di Notte prima degli esami, la pellicola made in Italy diretta dall’esordiente Fausto Brizzi, sceneggiatore del film natalizi di Parenti, che pur con un cast poco conosciuto (fatta eccezione per Giorgio Faletti) è riuscito a guadagnare il primo posto nella top ten nazionale. Il film è un amarcord degli anni Ottanta. Protagonista è Luca, un maturando che nel giugno del 1989, si sta preparando, come i suoi amici, agli esami di maturità. Purtroppo per lui, dopo essersi scagliato, alla fine dell’anno scolastico, contro l’odiato professor Martinelli (Giorgio Faletti), bersaglio di una serie di insulti e accuse, Luca scopre che proprio Martinelli sarà il membro interno degli esami. Al ragazzo non resta che darsi da fare per ricucire, in tempo utile, il rapporto. Come se non bastasse, il giovane finisce per innamorarsi di Claudia (Cristiana Capotondi), conosciuta ad una festa; il problema è che la ragazza non solo è fidanzata ma anche figlia (guarda il caso) di Martinelli. In piena operazione nostalgia, si colloca la colonna sonora che non si fa mancare nessuna delle hit dell’epoca, tra Duran Duran, Europe, Rettore. In un periodo nel quale i telefonini erano utopia, i dvd sconosciuti (stiamo parlando di una quindicina di anni fa), i pruriti sessuali si eliminavano, in parte, con la visione di Colpo grosso (il programma cult condotto da Umberto Smaila) e gli yuppies venivano guardati con ammirazione, si ride davanti alle peripezie dei giovani protagonisti interrogandosi, come si fa davanti a queste operazioni, se, in fondo «si stava meglio quando si stava peggio».
Jarhead (termine utilizzato per indicare i Marine) firmato dal Sam Mendes, delude le aspettative. La pellicola, tratta dall’omonimo bestseller di Anthony Swofford, racconta la prima Guerra del Golfo con gli occhi di chi l’ha vissuta, rappresentazione ben diversa delle «veline» dal fronte e dei servizi confezionati su misura. Le immagini ci mostrano soldati in preda al terrore ma anche eccitati, costretti ad affrontare il nemico in territori sconosciuti, che si distraggono con partite a pallone con le maschere antigas. Uomini che attendono l’arrivo al fronte non solo di lettere ma anche di materiale hard; che, come moderni vampiri, sono assetati di sangue salvo poi dover fare i conti con una realtà più grossa di loro. Un film che farà discutere per i temi ed i contenuti ma che fatica ad avere un solco ben preciso. Mendes perde spesso il senso del racconto, sconfinando, in maniera involontaria, tra il tragico ed il grottesco, giocando un po’ troppo su certi luoghi comuni e accompagnando il tutto con una colonna sonora debordante.


I film più visti a Genova nell’ultima settimana: 1) Prime; 2) Notte prima degli esami; 3) Casanova; 4) Underworld: Evolution; 5) Orgoglio e pregiudizio; 6) Munich; 7) Dick & Jane: operazione furto; 8) The Libertine; 9) Bambi 2; 10) Match point.
maurizio.acerbi@ilgiornale.it

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