Cosa cè dietro un professore che si presenta davanti ai suoi studenti indossando turbante e veste lunga da musulmano? No, non si tratta solo di cattivo gusto. Ma di qualcosa di più sottile e che ha a che vedere con la voglia, di un numero sempre maggiore di insegnanti, di risultare «simpatici» alla scolaresca. Fare lezione «facendo ridere» i propri alunni è diventata una caratteristica di una fetta rilevante del corpo docente: è la categoria del prof «amico»; di quello che si fa dare del «tu» dagli studenti per dimostrare di essere «moderno»; di quello che poi, inevitabilmente, finisce col farsi mettere i piedi in testa e spesso non solo in senso figurato. A questa categoria appartiene il professore di Fisica, Emilio Alfieri, che ieri è finito sul web per essere salito in cattedra sfoggiando una mise da musulmano prontamente immortalata da un videotelefonino di un alunno che poi - comè diventato di moda - lha trasformato in video-cult cliccatissimo su Youtube. La scena, che ha avuto come teatro una classe del liceo scientifico Cornaro di Padova, sarà ora visionata in dettaglio sia dalla polizia postale alla quale linsegnante «musulmano» ha presentato denuncia, sia dallispettore ministeriale che vorrà capire esattamente come si sono svolti i fatti.
«Si parlava di fisica termodinamica e mi sono così vestito per far capire ai ragazzi che nel deserto ci si veste in questo modo per tenere il fresco destate e il caldo dinverno - ha spiegato Emilio Alfieri -. Non sapevo di essere ripreso con un videotelefonino». Una piccola bugia, considerato che è ben visibile (e udibile) nel filmato la presenza di uno studente che urla al docente: «Prof, abbiamo ancora pochi secondi batteria...», riferendosi ovviamente alla carica del telefonino. A comunicare la notizia delloriginale lezione uno studente con una mail alla redazione del quotidiano Leggo: «Sono uno studente del Cornaro, navigando su YouTube ho trovato un video che ritrare il mio professore travestito da musulmano che sta facendo uno show durante le ore di lezione. Probabilmente qualcuno dovrebbe ricordargli che il suo ruolo è quello di insegnare e non quello di esibirsi come sembra bravo ed allenato a fare». «Non lo rifarei - ha ammesso il prof sotto accusa -, certo è che nessuno voleva offendere lIslam. Figuriamoci: per un periodo avevo in affido un ragazzo originario del Nord Africa».
Dal preside del liceo, Francesco Marin, arriva una difesa dufficio: «La nostra scuola fa dellintegrazione tra le varie religioni un cavallo di battaglia, chi ha messo quel video in internet, peraltro vecchio, ha sbagliato. Da parte nostra nessuna irriverenza verso la cultura islamica, ma solo una lezione colloquiale in un contesto di lezione intervallata da battute o momenti di scherzosa simulazione a fini didattici sulluso di indumenti orientali nei climi aridi per dimostrare leffetto di protezione dal calore».
Ma se il professor Alfieri imparerà a fare lezione in giacca e cravatta sarà un bene per tutti.
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