Roma - La lapide che ricorda l'uccisione di Aldo Moro, in via Fani a Roma, è stata profanata nella notte con la scritta: 'Bush uguale Moro'. Questa mattina alle 7,40 una squadra dell'ufficio Decoro urbano del Comune di Roma ha provveduto, su segnalazione della Questura, a cancellare la scritta comparsa sulla lapide che ricorda il luogo nel quale fu rapito l'onorevole Moro e furono uccisi cinque agenti della sua scorta. "Profanare la memoria di uno statista ucciso dalla mano assassina del Terrorismo è un gesto criminale e vergognoso che la città tutta condanna con assoluta fermezza" ha commentato il sindaco Walter Veltroni. Il gesto ha suscitato sdegno e dure prese di posizione di condanna.
Napolitano: indignato Dura la condanna del Quirinale, il presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso la sua
indignazione per le vili espressioni di cieca faziosità e
violenza che, fortunatamente, sono proprie di irresponsabili
gruppi minoritari, ma che debbono ugualmente suscitare allarme e
vigilanza.
Prodi: offesa agli italiani "La notizia della profanazione della
lapide che ricorda Aldo Moro mi indigna profondamente. Questo
atto vandalico è un gesto indegno che offende il sentimento mio
e di tutti i cittadini italiani. Una profanazione che dimostra
solo la miseria morale di chi l'ha compiuta".
Cossiga: Prodi taccia "Credo proprio che il presidente del
Consiglio dei ministri avrebbe fatto meglio a tacere sull'infame
gesto compiuto ieri notte sulla lapide che ricorda il rapimento
di Moro e l'annientamento della sua scorta con la scritta 'Bush
uguale Moro' perché egli è il responsabile politico e morale
del clima che ha reso possibile questo infame gesto".
L'azzurro Bondi: abiezione morale "Si prova un sentimento di vergogna e di tristezza di fronte all'abiezione morale da cui scaturiscono questi atti che possono avvenire soltanto in Paese come l'Italia". Lo dichiara Sandro Bondi, Coordinatore nazionale di Forza Italia
Casini: segno dei tempi "La profanazione della lapide di Aldo
Moro è un triste segno dei tempi in una giornata molto
particolare per la nostra nazione. Comunque non prevarrà oggi
una perversa ideologia terroristica, come non ha prevalso
ieri". Lo sottolinea il leader dell'Udc, Pier Ferdinando
Casini.
Mastella: gesto indegno "Un atto spregevole e indegno, un
gesto vergognoso che offende tutti i cittadini italiani". E'
questa la reazione del ministro della Giustizia e segretario
nazionale dell'Udeur.
"Mi auguro aggiunge il Guardasigilli in una nota che
tutti, senza distinzione, condannino questo gesto indecente e
inqualificabile che non risponde al sentimento e al senso delle
istituzioni del nostro Paese, che oggi accoglie il presidente
degli Stati Uniti d'America con i quali abbiamo da sempre un
rapporto solido e leale di amicizia e alleanza".
Diliberto: gesto stupido "La stupidità non ha limiti.
Condanno questo gesto in maniera fermissima. Chi ha scritto
queste frasi inneggiando al terrorismo è un nemico della classe
operaia e dei movimenti di liberazione nel mondo". Lo
sottolinea il segretario del Pdci Oliviero Diliberto, a margine
del Comitato Centrale del partito". Marini: atto imbecille "La profanazione della lapide che
ricorda il martirio di Aldo Moro è un atto incivile e imbecille
che suscita sdegno e merita la più ferma condanna come la
minaccia al Presidente della Nazione americana alleata
insostituibile per il nostro Paese e per tutta l'Europa". Lo
afferma in una nota il Presidente del Senato Franco Marini.
Bertinotti: insopportabile ignoranza "C'é una insopportabile dose di
ignoranza nel gesto che ferisce e colpisce ogni forma di memoria
di uomini e di storie".
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