Professioni, via le tariffe minime In arrivo 5mila nuove farmacie

RomaTaxi, farmacie e professionisti, tutti scontentati. Nel senso che le richieste delle categorie sono state respinte e le proposte di compromesso praticamente ignorate, fatta eccezione per qualche dettaglio. È il caso delle auto bianche.
Durante la conferenza stampa né il premier Mario Monti, né il ministro Corrado Passera né il sottosegretario Antonio Catricalà ne hanno parlato. La risposta è arrivata dall’ex presidente dell’Antitrust dopo la prima domanda dei giornalisti. A decidere sulle licenze sarà la nuova Autorità dei trasporti. «Dovrà - ha spiegato il sottosegretario alla presidenza - effettuare un’istruttoria e sentire i sindaci per capire se è necessario aumentare o ridurre il numero delle licenze. Nel caso sia necessario un aumento» ci saranno «compensazioni tangibili per i tassisti». Il coinvolgimento dei sindaci è in effetti un’arma efficace concessa ai tassisti (i primi cittadini delle grandi città si sono tutti schierati con la categoria) ed è prevista anche sull’altro punto, quello forse più critico, cioè le licenze extra area. «Per quanto riguarda la mobilità da una città all’altra» l’autorità detterà regole «con l’accordo dei sindaci che gestiranno la mobilità dei taxi fra una città e l’altra».
È stata stralciata all’ultimo momento la concentrazione di più licenze in mano un singolo. Mentre arrivano le licenze part time, che consentirà a un titolare, «di far lavorare un altro tassista titolare di un’altra licenza part time». E questa faceva parte delle richieste dei tassisti.
Trattamento duro per le farmacie (le cui organizzazioni hanno annunciato una serrata): ci sarà un «grande concorso straordinario» per l’apertura di 5mila nuove farmacie, con l’obiettivo di aumentare la pianta organica e dunque facilitare l’inserimento dei giovani farmacisti, ha annunciato il ministro della Salute Renato Balduzzi. C’è la libertà di sconto per i farmaci di fascia A, cioè quelli prescritti con la ricetta rossa, a carico del servizio sanitario, quando sono pagati dai cittadini. Ma quelli di fascia C - come chiedeva Federfarma - quelli con la ricetta bianca, potranno essere venduti solo nelle farmacie. Poi «incentivi per andare a coprire gli 840 posti vacanti nelle farmacie, poco ambite, dei piccoli comuni», e l’obbligo di assumere più laureati per le farmacie con un fatturato alto, «a garanzia del cittadino».
Pollice verso anche per i professionisti. Confermate tutte le norme annunciate in questi giorni. C’è l’abolizione delle tariffe che, è già legge, ma viene attuata. Poi «trasparenza». Il compenso «per l’avvocato deve essere comunicato al cliente in maniera chiara e visibile, in modo che egli possa scegliere anche in base alla trasparenza e al costo dell’onorario che viene pattuito, con una tutela del soggetto più debole», ha annunciato il ministro della Giustizia, Paola Severino. Passati quindi il preventivo obbligatorio, il tirocinio in università, così come i nuovi ingressi per i notai.

Oltre ai mille già previsti ne arriveranno altri 500.
Unica categoria che forse ha un bilancio in attivo, quella dei commercianti. Confermata, infatti, la cancellazione della liberalizzazione delle vendite (saldi e sottocosto), prevista nelle prime bozze.

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