Il professionista a caccia di scandali difeso dall’europarlamentare Idv

Antonello Zappadu, 52 anni, sardo di Pattada, è figlio del giornalista Rai Mario Zappadu. Già a 15 anni realizza alcuni reportage sul fenomeno del banditismo sardo. Nei primi anni Settanta collabora con l’Unione Sarda. Ma la passione principale di Zappadu diventa quella di girare il mondo per realizzare reportage, dalla Corea al Sudamerica. Proprio in Colombia, dove vivono moglie e figli, il fotografo ha una sorta di quartier generale, un’agenzia per la compravendita dei diritti sulle foto. Durante l’estate, invece, va a caccia di vip in Costa Smeralda, grazie alla sua perfetta conoscenza del territorio, sempre alla ricerca della «foto scandalo». Il suo nome, però, diviene famoso quando partecipa in prima persona (nel ’92), insieme «all’amico di famiglia» Graziano Mesina, alla liberazione del piccolo Farouk Kassam, per lungo tempo sequestrato dall’Anonima sarda. Un annuncio dato in diretta tv. Operazione resa possibile, secondo le testimonianze, grazie alle «entrature» di Zappadu negli ambienti dei servizi segreti. A seguirlo come un’ombra è il fratello Salvatore, che in questi giorni fa da portavoce nei confronti delle iniziative legali dell’avvocato Ghedini.

Mentre il suo avvocato risponde al nome di Giommaria Uggias, neoparlamentare dell’Idv scelto dal partito di Di Pietro a urne ancora «calde». Un’elezione che ha mandato su tutte le furie l’altro candidato Idv Carlo Vulpio, candidato di punta trombato non senza malumori della base.

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