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Il Professore attacca e il titolo Telecom sale

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da Milano

Come annunciato da Marco Tronchetti Provera nella conferenza stampa di lunedì scorso, la Pirelli ha avviato la vendita delle partecipazioni finanziarie di minoranza non strategiche. Partendo da Capitalia: il gruppo della Bicocca ha ieri confermato di avere informato i soci del patto di sindacato di Capitalia tramite il presidente del patto, Vittorio Ripa di Meana, dell’intenzione di cedere la partecipazione nella banca, pari all’1,92% del capitale, integralmente apportata al patto di sindacato. L’offerta in prelazione per un corrispettivo di 6,69 euro per azione avverrà con le modalità previste dal patto.
Solo con questa quota Pirelli incasserà 330 milioni, funzionali a fare cassa in vista della scadenza di lunedì 4 ottobre, quando scadono i termini per liquidare Intesa e Unicredito: le due banche escono da Olimpia, la holding che controlla il 18% del gruppo Telecom, e Pirelli salirà all’80% con un esborso di 1,2 miliardi. Non è poi escluso che in Olimpia entrino nuovi soci (e Capitalia è uno dei possibili, essendo già presente nelle holding a monte della Bicocca), ovvero che Benetton (oggi al 20%) possa incrementare la sua quota, alleggerendo il peso per la Pirelli.
Ieri, intanto, è stata una giornata di recupero in Borsa per i titoli di Tronchetti, mentre è cominciato il lavoro per attuare il piano di riassetto di Telecom Italia. Il presidente Guido Rossi nei suoi più recenti interventi non ha parlato di tempistica ma l’obiettivo è quello di confermare i sei mesi già indicati da Tronchetti. E Piazza Affari ha seguito a distanza il dibattito alla Camera senza peraltro modificare l’andamento dei titoli del gruppo, bene intonati fin dalla mattinata.

Telecom ha guadagnato a fine seduta l’1,10% a 2,21 euro e Pirelli è avanzata dello 0,49% a 0,67 euro, entrambe fra scambi vivaci.

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