Professoressa uccisa: smontata la ricostruzione dello scrittore giallista

Un altro colpo di scena nel caso del delitto di Antonella Falcidia Il riesame scarcera il marito accusato anche sulla base di un libro di Carlo Lucarelli

Catania - Nuovo colpo di scena nelle indagini sull'uccisione, a Catania, della professoressa Antonella Falcidia. Il Tribunale del Riesame della città etnea, ha disposto la scarcerazione del marito della vittima, il medico Vincenzo Morici, arrestato il 14 marzo scorso, a più di 13 anni dal delitto. Bisognerà leggere le motivazioni, che saranno depositate tra qualche giorno. Ma la decisione di procedere all'immediata scarcerazione - è avvenuta nella tarda mattinata di ieri - di quello che era stato individuato come l'autore del delitto lascia pensare che i giudici abbiano accolto le tesi della difesa, e che soprattutto non abbiano ritenuto sufficienti i presunti nuovi indizi trovati dagli inquirenti, primo tra tutti la scritta col sangue «Enz» (interpretata come Enzo, il nome del marito della professoressa Falcidia) individuata grazie alle nuove tecnologie del Ris sulla fodera del divano accanto al quale era stata trovata cadavere la vittima.
Tutto da rifare, dunque. E diventa sempre più intrigata la storia di questo delitto che ha sconvolto la Catania bene 13 anni fa come adesso, con l'arresto, qualche settimana fa, del professor Morici. «L'ordinanza - spiegano i difensori, gli avvocati Enzo ed Enrico Trantino e Carmelo Galati - è stata annullata sia in ordine all'indizio di colpevolezza sia in ordine alle esigenze cautelari, che non vi erano neppure. Adesso attendiamo le motivazioni che saranno depositate e il prosieguo delle indagini».
Si riparte, dunque. Da quella maledetta sera di più di 13 anni fa - era il 4 dicembre del 1993 - quando Antonella Falcidia, stimata docente catanese e figlia di un importante clinico della città etnea fu trovata senza vita, assassinata a casa sua da una raffica di coltellate di cui una, mortale, alla carotide. A trovare il cadavere intorno alle 23.30, al rientro dal lavoro e da una cena con un amico medico, lo stesso Vincenzo Morici. Inizialmente le indagini, a tutto campo, avevano puntato su un domestico, poi del tutto scagionato. Poi si era pensato che a commettere il delitto fosse stata una donna, a causa di cinque capelli biondi trovati tra le mani della vittima e dell'impronta di una scarpa, di misura 36, verosimilmente riconducibile ad un soggetto di sesso femminile. Unica convinzione degli inquirenti, quella che ad uccidere la professoressa Falcidia fosse stato qualcuno che la donna conosceva bene, visto che difficilmente, dato che era in pigiama, avrebbe aperto la porta di casa ad un estraneo. La svolta circa un anno fa, anche in seguito - è stato ammesso dai Pm, Salvo Faro e Andrea Ursino, coordinati dal procuratore aggiunto Renato Papa - agli input arrivati dalle considerazioni contenute in un libro dello scrittore di gialli, Carlo Lucarelli. Nuove indagini, nuovi sopralluoghi nell'appartamento teatro del delitto, ormai non più di proprietà della famiglia Morici. E nuovo esame della scena del delitto, sulla base delle foto scattate all'epoca. Di qui la presunta svolta, con l'individuazione grazie ad un potente scanner - quel divano non esiste più - di una scritta col sangue ricostruibile come «Enz» sulla tappezzeria. Il 14 marzo scorso l'arresto del professor Morici, accusato di essere l'assassino, di essere stato lui ad uccidere la moglie, e di avere messo in scena un depistaggio, creando una falsa impronta e mettendo nelle mani della vittima dei capelli femminili per stornare da sé i sospetti
Un'accusa che Morici ha sempre respinto. Nelle 54 pagine di ricorso al tribunale del Riesame i difensori di Morici evidenziano una serie di incongruenze contenute nella ricostruzione dei Pm, e ricordano anche alcune testimonianze non prese in considerazione.

Come quella del colonnello del Ris Luciano Garofano che, nel '94, dichiarò che i cinque capelli trovati in mano alla professoressa Falcidia erano incompatibili con quelli della vittima, benché tinti dello stesso colore.

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