Profiti nell’attesa legge Kafka Prime ammissioni di Francesca

Ultimi interrogatori dal gip Il direttore del Bambin Gesù: «Per me è tutto chiarito»

Profiti nell’attesa legge Kafka Prime ammissioni di Francesca

Tre ore circa di interrogatorio per ciascuno davanti al gip Roberto Fucigna. Tre ore in un cui l’ex portavoce del sindaco Stefano Francesca e l’attuale direttore dell’ospedale Bambin Gesù di Roma Giuseppe Profiti hanno tentato di chiarire le loro posizioni davanti al magistrato.
Il primo a salire nell’ufficio del giudice per le indagini preliminari, ieri mattina a Palazzo di Giustizia, è stato Stefano Francesca, sottoposto da giorni a custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti per gli appalti alle mense scolastiche del Comune di Genova. Francesca, in Tribunale, era accompagnato dagli avvocati Andrea Andrei e Beppe Sciacchitano. Il suo interrogatorio è iniziato alle 9.25 ed è andato avanti fino alle 12.20. Nel corridoio, fuori dall’ufficio di Fucigna attendeva Giuseppe Profiti, ex dirigente della Regione Liguria che in questi giorni ha avuto la solidarietà, non solo di diversi esponenti della politica locale, ma anche dal Vaticano. Ha dovuto pazientare per tutto il tempo che è servito al gip di chiarire con Francesca e si è intrattenuto leggendo il «Processo» di Kafka con a fianco il suo legale Giuseppe Gallo. Anche per lui un interrogatorio di circa tre ore. È entrato nell’ufficio del magistrato alle 12.25 e si è congedato alle 15.40. Con Profiti e Francesca sono terminati gli interrogatori dei cinque indagati sottoposti a misure cautelari dopo Claudio Casagrande, Massimo Fedrazzoni e Roberto Alessio.
Profiti, che rimane agli arresti domiciliari, spera nella revoca degli stessi: «A mio parere- ha detto all’uscita da palazzo di Giustizia- credo di aver chiarito ogni contestazione ai magistrati. Ora aspetto la decisione di istanza di revoca dei domiciliari che ho presentato alla fine dell’interrogatorio». Mentre l’ex dirigente della Regione si è fermato a parlare con i cronisti anche dopo l’incontro con il magistrato, decisamente diversa è stata la posizione dei legali di Stefano Francesca. Gli avvocati, terminato l’interrogatorio, si sono allontanati dal Tribunale da una uscita secondaria, evitando telecamere e giornalisti. Francesca avrebbe fatto qualche ammissione sulla «Casagrande band».
Giuseppe Profiti prima di salire da Fucigna ha voluto chiarire anche i suoi rapporti con la Diocesi di Genova: «Nei cinque anni in cui ho collaborato con i cardinali Bertone e Bagnasco, tutti i nostri colloqui non hanno mai avuto riferimento a nessun tipo di pressione o attività commerciale diretta o indiretta». Profiti, tirato in ballo in Mensopoli per un affare con l’Asl 2 ha anche parlato del suo rapporto con il direttore della Asl savonese, Alfonso Di Donato: «Raramente ho incontrato persone con le stesse capacità professionale ed etica istituzionale».


A fine giornata Roberto Fucigna ha fatto sapere che deciderà entro martedì sulla richiesta di revoca degli arresti degli interrogati: «Raramente mi sono trovato in situazioni così articolate» è stato il commento del gip.

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