Il risparmiatore si chiede: ma è possibile guadagnare sullonda di una crisi dei mercati? La risposta più ragionevole è una sola: può guadagnare solo chi è davvero esperto. Chi si vuole improvvisare finanziere solo perché assiste a un forte trend ribassista, ha molte probabilità di restare intrappolato in un rischio sproporzionato alle sue capacità e al suo patrimonio. Si possono individuare tre comportamenti, graduati secondo il livello di rischio.
Rischio basso. Siamo nel mercato del debito, obbligazioni e titoli di Stato. In situazioni come quella attuale, i flussi dinvestimento si spostano dalle obbligazioni ad alto rischio a quelle a rischio inferiore, che quindi si rivalutano. Nellultima settimana si è assistito a un forte recupero dei titoli governativi ad alto rating, Bot, Btp, titoli di Stato stranieri. Si può sfruttare questa tendenza, puntando sulla rivalutazione di questi ultimi.
Rischio medio. Chi già possiede un giardinetto di azioni, acquistate a prezzi inferiori a quelli attuali, ha due scelte: stare fermo e aspettare gli eventi, oppure approfittare dello storno utilizzando le azioni in suo possesso. Scommettendo sul ribasso, può venderle tutte o in parte, per riacquistarle a prezzo più basso. In ogni caso metterà a segno il profitto sul prezzo storico; se il titolo scenderà, nel riacquisto avrà il profitto dello «sconto». Lo storno, perché sia significativo, non va limitato alla giornata: va tenuto sotto controllo landamento del titolo, ed è fondamentale scegliere un «timing» giusto. Il gioco è più consigliabile su società solide, esposte alla corrente dei mercati, ma destinate a un sicuro recupero.
Rischio alto.
Profitti «tranquilli» solo con i titoli di Stato
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