PRIMA IL PROGRAMMA, POI I NOMI

Carissimo Lussana, apprezzo moltissimo il tuo impegno per individuare la migliore candidatura del Centrodestra a sindaco di Genova.
Già in questa sede ti posso garantire che non sono disposto a fare un passo indietro, ma anche dieci, cento passi indietro pur di ammainare una volta per tutte la bandiera rossa da palazzo Tursi.
Se allo scopo, fatta salva la sua disponibilità, sarà individuato il prof. Franco Henriquet, evviva il prof. Franco Henriquet, anche se lo conosco solo per i suoi meriti medici e dell'aiuto a chi soffre e con lui non ho mai scambiato un'opinione politica.
Rimane però, dal mio punto di vista, che la conquista del Comune di Genova è un «tantinello» più complicata e non dipendente solo dalla scelta di una buona candidatura.
Bisogna, infatti, spezzare le maglie di quella fittissima e condizionante rete d'interessi, tessuta negli anni dalla sinistra, che ha, di fatto, invischiato la maggioranza dei genovesi a tutti i livelli, rendendoli refrattari o quanto meno timorosi, nei confronti di una qualsiasi forma di cambiamento.
Ecco quindi la necessità di dover dare dei segnali forti che è come dire: parliamo prima di programmi e poi di candidature.
Spero che non mi risponderai che trattasi di una della tante amenità. Sono amenità le primarie, i balletti sui nomi e tutta quella cianfrusaglia mediatica tipica della politica. Non è un'amenità dire che se Genova vuol crescere, deve aprirsi verso l'esterno, verso l'Europa. Deve aprirsi agli investimenti favorendone la loro attuazione. Deve dotarsi delle necessarie infrastrutture. Deve produrre ricchezza per tutti e non per pochi. Intendendo per «pochi», le solite coperative rosse e quella ristretta lobby di «prenditori» contigua a ben noti potenti di sinistra.
In buona sostanza, l'ideale candidato a sindaco di Alleanza Nazionale e quindi della Casa delle Libertà e candidato vincente, può essere solo colui o colei che abbia la forza ed il coraggio di dichiarare guerra all'attuale potentato politico-economico che tiene in pugno Genova da ormai troppo tempo. Non è poco. Ricordiamoci che Sandro Biasotti ci ha provato ed è finita com'è finita.
Alleanza Nazionale ha già intrapreso questa strada ed il 17 di Giugno terrà un'assemblea programmatica, presieduta dall'On.

Ignazio La Russa, dalla quale scaturiranno i punti cardine di un programma che, nei mesi a venire, sarà sviluppato con un dialogo aperto a tutta la città.
Con viva cordialità.
* Presidente Provinciale
di Alleanza Nazionale di Genova

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