Lassalto elettorale alle casse dello Stato è già cominciato. La parola dordine è: «Redistribuzione delle maggiori entrate fiscali» e già si sentono i progetti più vari pronti per beneficare le più diverse categorie. La settimana scorsa, dalla tribuna di Ballarò un compassato ministro Damiano si dilettava in scenari immaginifici: sussidio di disoccupazione pari al 60% dellultimo stipendio, doppi assegni familiari, sgravi Ici, aumento delle pensioni, riduzione delletà pensionabile, regolarizzazione dei precari e via di benefici. Tutto questo bengodi dopo soli due mesi dallentrata in vigore della Finanziaria 2007, i cui effetti perversi si stanno rivelando nei cedolini dei lavoratori con un crescendo preoccupante.
La truffa che si sta apprestando ai danni delle casse statali è semplicissima: il governo ha «trovato» in regalo tanti miliardi in più, e senza alcuna certezza in merito alle future entrate pensa di trasformarli in spese fisse. Il comportamento è analogo a quello di chi trova per strada una banconota e corre a comperare una macchina di lusso pagando la prima rata con i soldi trovati. Le prossime rate? Qualche santo provvederà. È la firma della politica economica kamikaze che il trio Prodi-Visco-Padoa Schioppa sta perseguendo sin dai primi giorni: più spese improduttive finanziate da più tasse su chi produce. Più spese permanenti finanziate da più entrate occasionali.
A questo punto deve essere chiaro a tutti come sia unesigenza prioritaria sfrattare al più presto questo esecutivo disperato da Palazzo Chigi, perché qualora i progetti di spesa dissennata dovessero essere approvati, in caso di rallentamento economico internazionale nei nostri conti si aprirebbe una voragine causata da impegni di spesa senza alcuna copertura né elasticità. Sarebbe infatti impossibile per un futuro governo, di qualsiasi colore esso sia, revocare aumenti di pensione o sussidi di disoccupazione, specialmente in una situazione di recessione economica. Lo scenario sarebbe: meno crescita, più disoccupazione, meno entrate fiscali, più sussidi, più pensioni e via di incubo.
È preciso dovere di tutte le persone responsabili vigilare perché lextragettito non venga dilapidato.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.