Mario Camicia
Il Telecom Italia Open esce oggi dalle «gabbie» per la sua 63ª edizione. La griglia di partenza è più che decorosa per un torneo che mette in palio 1 milione 400mila euro e si posiziona a metà classifica fra gli Open del Tour europeo. Il comitato organizzatore ha puntato questanno più sui giocatori emergenti e di provata capacità che non su qualche «star» dalle richieste esose e alla fine dal poco rendimento sul piano agonistico. Oggi come oggi il Tour europeo è ricco di nuova linfa ed è a questa che bisogna dedicare attenzione, augurandosi che a vincere lOpen dItalia sia un giocatore dal futuro sicuro. Chi conosceva Jan Poulter quando «Carneade» vinse lOpen dItalia ad Is Molas nel 2000? Oggi Jan è protagonista sul Tour americano e di certo sarà tra i giocatori che rappresentano lEuropa alla prossima Ryder Cup. Lo stesso dicasi di Graeme McDowell che vinse qui a Tolcinasco nel 2004 e che oggi è giocatore di cartellone sia in Europa che negli States. Da ultimo Steve Webster, il vincitore dello scorso anno, presente oggi in campo a difendere il titolo. Ma accanto ai giovani emergenti da tenere docchio in questo 63° Telecom Italia Open cè gente come Angel Cabrera e Ricardo Gonzalez, punte di diamante del golf argentino a livello mondiale, emuli di quel gran personaggio che risponde al nome di Eduardo Romero detto «el gato», vincitore dellOpen nel 94 e presente anche questanno insieme ad altri due miti del golf europeo quali Sam Torrance e Jan Woosnam, uno ex laltro attuale capitano di Ryder Cup. A Tolcinasco ci sono venti vincitori di tornei europei della passata stagione, ci sono professionisti titolati e giocatori in cerca di gloria. Il pronostico è comunque molto difficile: sono una cinquantina i concorrenti con le carte in regola per sbancare lOpen.
Come dice giustamente Donato Di Ponziano, gran cerimoniere dellOpen, il vero e più completo successo di questo Open sarebbe la vittoria, dopo 26 anni di un italiano. Lui se lo augura, io lo vedo persino possibile perché oltre a Costantino Rocca - che ho difficoltà a mettere in archivio - cè Emanuele Canonica, che sul Tour ha vinto il suo primo torneo lo scorso anno, cè Francesco Molinari, che alla sua seconda stagione da professionista è già cinquantesimo nellordine di merito europeo, ed anche suo fratello Edoardo, campione dilettanti degli Stati Uniti (hai visto mai?), ed infine un Florioli che potrebbe trovare le quattro giornate doro.
Aspettiamo domenica sera comè dobbligo per commentare e disquisire sul campione Open Italia 2006, ma scommetterei che sarà qualcuno che conta o che sarà famoso. Perché? Perché lOpen Italia porta bene e da sempre scopre nomi e talenti. E già così è una bella soddisfazione ed un successo per il nostro massimo torneo.
Ricordiamo che da oggi a domenica Sky Sport 3 offre in diretta e in esclusiva il torneo che si disputa sul green del Castello di Tolcinasco Golf Country Club di Pieve Emanuele, il cui percorso è stato disegnato da Arnold Palmer, uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi.
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