Pronta la ricetta per fare crescere l’economia della Lombardia

«Un maggioranza unita e compatta ha fatto passare, nonostante l’ostruzionismo dell’opposizione, una legge molto importante, destinata a dare crescita economica e sviluppo alla Lombardia». Così il governatore Roberto Formigoni ha commentato il via libera del consiglio regionale al progetto di legge 146 «per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione». Dopo due giorni di discussione e 2mila emendamenti presentati dalle opposizioni, il provvedimento con relatore Mario Sala (Pdl) è stato approvato con 43 voti favorevoli, 24 contrari e l’astensione dei Pensionati. Voto compatto di Pdl e Lega, fronte comune delle opposizioni contro quello che è stato definito il «Crescilombardia». Per il segretario regionale del Pd Maurizio Martina, «molto fumo e poco arrosto». Stralciato l’articolo 36 (uno dei più controversi) sulle misure compensative dell’impatto ambientale delle infrastrutture di interesse regionale e, per questo, le opposizioni hanno ritirato parte degli emendamenti. Una norma che, secondo Sel, «avrebbe consentito di coprire i costi di un’eventuale nuova autostrada attraverso la realizzazione di complessi immobiliari lungo il percorso» e che ora verrà ridiscussa dalla commissione competente. Confermati, invece, la sperimentazione della chiamata diretta nelle scuole per l’arruolamento dei docenti e un nuovo modello di contrattazione di secondo livello nelle vertenze lavorative. Poi sostegno del capitale umano, sviluppo del territorio, ambiente, trasporti e infrastrutture, banda ultralarga e competitività.

Norme di semplificazione per piccole e medie imprese lombarde, la promozione dei tirocini e l’istituzione di un Fondo regionale per il diritto all’apprendimento con possibili «prestiti d’onore» per gli studenti. Anticipata al 2015 la direttiva comunitaria per i nuovi edifici a basso o nullo fabbisogno energetico. E per la Regione possibilità di alienare o valorizzare il patrimonio immobiliare di Asl e ospedali.

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