Pronto il regolamento, più poteri alle zone La Colli accelera: «In aula a inizio 2009»

Gestione diretta delle «piccole manutenzioni»: scuole, parchi, centri di aggregazione. Controllo dei servizi che hanno ricadute sul territorio. Una «corsia» preferenziale per segnalare alla giunta le priorità della zona, in modo che il piano delle Opere pubbliche del Comune risponda «il più possibile alle esigenze reali dei quartieri». E i Consigli di zona sono «le prime sentinelle sul territorio per i cittadini», ammette l’assessore comunale al Decentramento Ombretta Colli, che ha scritto «con loro» il nuovo regolamento, puntando a valorizzarle. Da mesi la bozza è sul tavolo del sindaco, per diventare operativo serve il voto della giunta e poi del consiglio. La Colli stringe i tempi: «Conto che vada in aula entro inizio 2009».
Un testo, ricorda l’assessore, «fatto dalle persone che poi lo useranno. È stato scritto con il coinvolgimento diretto di quattro su 9 presidenti, scelti dagli stessi». Quello della zona 1 (di Fi), 2 (Lega) della 3 (di An) e della 9 (del Pd) hanno lavorato per mesi con assessore e gruppo tecnico.

Il risultato è un’opera di mediazione: non cambia il numero dei consiglieri, su alcune competenze che le zone volevano strappare alla giunta la Colli ha dovuto dire no «perché serviva una visione d’insieme. Più partecipazione non si traduce necessariamente con gestione». Definita invece la funzione dei Cdz come «prima interfaccia col cittadino, sempre più in grado di rilevarne bisogni e istanze».

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