da Milano
La risposta italiana al cinismo di Dr House o ai love affair in camice e zoccoli di Greys anatomy non si è fatta attendere. Dopo carabinieri sornioni e preti informali le nuove serie tv parlano di codici rossi e casi di malasanità. Tra Terapia durgenza, Medicina generale 2, Crimini bianchi e Medici miei cè da far confusione solo a leggere i titoli dei tanti medical drama che dal 29 agosto cominceranno a invadere corsie immaginarie e palinsesti tv. Il primo ad andare in onda, il 29 agosto su Raidue, è Terapia durgenza di Rai Fiction realizzato da Videomedia Italia a partire dal format spagnolo Hospital General. Inizialmente il titolo doveva essere Vite sospese, ma uno stuntman durante la lavorazione delle 18 puntate è morto cadendo da unimpalcatura, e il titolo è cambiato in corsa. Come da copione vicende private e professionali sintrecciano attorno al Pronto soccorso di un ospedale milanese. Nel cast anche Sergio Muniz, vincitore dellIsola dei famosi 2, oltre ad Antonella Fattori (la sorella di Alessandro Preziosi nella serie Elisa di Rivombrosa), Milena Miconi, Marco Basile, Daniela Scarlatti e Cesare Bocci. Lo stile è quello dei telefilm americani e anche il set non è da meno: 29 ambienti scenici in 1.500 metri quadrati che riproducono in modo fedele un vero e proprio ospedale, battezzato Azienda ospedaliera G. Morandini. Ma la notizia vera è che questo progetto riporta la produzione delle fiction a Milano dopo ventisei anni.
Spetterà poi a Medicina generale 2, in onda su Raiuno in Primavera 2009, riportare lambientazione nella capitale con il racconto delle vite di un gruppo di medici e di infermieri del reparto di un grande ospedale di Roma. Al termine della prima serie, Anna (Nicole Grimaudo) e Giacomo (Andrea Di Stefano), entrambi innamorati e con molti problemi personali da risolvere, avevano deciso di congelare il loro amore. Anche nella nuove puntate, sembra che i due non riescano a trovare una strada in comune da percorrere uno accanto allaltra per buona pace della serie che, comunque, lo scorso anno ha zoppicato parecchio in quanto ad ascolti e ha avuto una messa in onda turbolenta.
Alla connotazione medical Mediaset, in tutta risposta, aggiunge una nota legal alla serie di sei puntate previste per metà settembre su Canale 5. Sintitolerà Crimini bianchi la fiction che si è data il compito di denunciare gli abusi e gli errori del servizio sanitario, dalle diagnosi superficiali ai ricatti in corsia, dai baronati, ai medici senza scrupoli che speculano sulla salute dei pazienti.
Gli spunti arrivano direttamente dalla cronaca, come nel caso dello scambio dei tubi dellossigeno con quelli dellazoto, e la supervisione del trattamento dei temi medici è affidata a Manuela Gatti, assistente del professore (ed ex ministro della Sanità) Umberto Veronesi. Stile politically uncorrect per un cast di tutto rispetto a partire da Ricky Memphis, nei panni di Claudio Bruni, «un avvocato sgualcito, non di quelli in giacca e cravatta», come dice lattore stesso, pronto a tutelare i diritti del malato con unassociazione fondata insieme allamico Luca, il cardiochirurgo Daniele Pecci. Accanto ai due protagonisti ci saranno Christiane Filangieri e Michela Ramazzotti. Sempre firmata Mediaset, anche se unica nella sua declinazione comica, in autunno arriva in prima serata su Italia 1 Medici miei, una sit-com a metà tra la goliardia di Amici miei e lironia di Scrub-Medici di Mtv. La sit-com è ambientata in una clinica milanese, la Sanabel, dove lavorano tre amici medici con lunico interesse di far soldi. Giobbe Covatta impersona il più mascalzone di tutti, mentre Iacchetti, sposato con la proprietaria della clinica, è più coscienzioso anche se un po vigliacco, mentre lanestesista Francesco, ribattezzato gasista è il capro espiatorio del gruppo. Elisabetta Canalis è una neolaureata ignorantissima assunta solo perché loro parente.
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