Alemanno sta pensando di scendere in campo per le comunali e di correre contro la collega Letizia Moratti? Difficile spiegare altrimenti il suo interesse, quasi morboso, per la nostra città, come dimostrano le dichiarazioni rilasciate in questi giorni. Forse ha scoperto la ricetta magica per risolvere problemi che affliggono lamministrazione milanese da anni, moschea in primis. O forse per osmosi con il Vaticano, il primo cittadino si sente in diritto di pontificare sul governo milanese. «Limportante è garantire la libertà religiosa»: sembra quasi di sentire le parole dellarcivescovo Tettamanzi...
«Bisogna garantire la libertà religiosa perchè soltanto con questa strada si può combattere il fondamentalismo - spiega Alemanno (al sindaco Moratti) -: Roma ha risolto da tempo il problema e i risultati sono positivi perchè la moschea della Capitale è un luogo di integrazione e di lotta contro il fondamentalismo». Facile farsi belli con una moschea belle pronta... Ma il vicesindaco e collega di partito Riccardo de Corato gli rinfresca la memoria: «La situazione di Roma è molto diversa: a Milano abbiamo avuto un kamikaze, Game, che ha tentato di farsi esplodere davanti alla caserma Santa Barbara. Così come mi pare abiti a Milano un personaggio come Abdel Shaari, il fondatore del centro di viale Jenner, considerato in patria persona non gradita tanto che non gli fu permesso di mettere piede nemmeno allaeroporto del Cairo, e fu rispedito subito in Italia. Sono passati da qui gli attentatori di Madrid. Per non parlare della vicenda Abu Omar...». «Ringraziamo Alemanno che riconsce il buon governo e le capacità dellamministrazione milanese - ironizza il vicecoordinatore cittadino del PdL, Marco Osnato - in questo momento però per noi la moschea non è una priorità nè una necessità. Milano non va avanti con leggi ad ahoc ma con la sua azione politica».
La sapienza di Alemanno viaggia oltre confine: «Bisogna creare meccanismi di apertura verso il Mediterraneo delle nostre imprese cogliendo la naturale vocazione geopolitica che a Roma è molto più forte che a Milano». Osnato ricorda al sindaco «smemorato» che «è anche grazie allazione di Letizia Moratti che Milano si è aggiudicata lExpo riconquistando posizioni sul piano internazionale». Mentre De Corato lascia parlare i fatti: «Sono anni che ospitiamo la conferenza internazionale del Mediterraneo e Milano è naturalmente il punto di connessione tra Europa del Nord e del Sud».
Infine lo scippo del Gp di Monza, sopra il Po diventato un tabù e liquidato dal sindaco dellUrbe come «un problema superato due gran premi possono coesistere». «Roma sta cercando di scippare troppe cose al Nord - attacca Igor Iezzi, segretario provinciale della Lega - dal festival del cinema alla moda al Gran premio.
Propaganda demagogica Due gare possono coesistere
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