A proposito della droga trovata a Quarto Oggiaro

In qualità di difensore di fiducia del signor Di Giovine Domenico, indagato nell’ambito del procedimento n.196617/07 R.G.N.R. innanzi al tribunale di Milano, sono a richiedervi l’immediata smentita delle notize pubblicate in data 16 maggio 2007 sul quotidiano da voi diretto. Infondata la notizia dell’aggressione agli agenti di polizia incaricati dell’arresto di Di Giovine Domenico da parte di alcuni abitanti di piazza Prealpi. Quanto al ritrovamento di 235 grammi di cocaina e di 10mila euro in contanti, si precisa che nell’abitazione di Di Giovine Domenico sono stati rinvenuti esclusivamente poco più di 90 grammi di cocaina.
In tutta evidenza sono stati confusi e commistiati due fatti tra loro distinti: l’arresto di Di Giovine Domenico in piazza Prealpi e il successivo arresto di altri due soggetti nel quartiere di Quarto Oggiaro. Non solo. Si reputa lesiva della reputazione del signor Di Giovine Domenico e dei familiari, l’affermazione secondo la quale il medesimo sarebbe «un boss della ’ndrangheta» al quale faceva capo un gruppo organizzato di persone dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti. Si puntualizza che il signor Di Giovine Domenico ha un unico precedente specifico, peraltro di poco conto, risalente alla fine degli anni Settanta ed è l’unico membro della famiglia cui appartiene a non aver subito condanne a seguito degli storici processi degli anni Novanta.
Per onore della verità, si precisa ancora che il signor Di Giovine Domenico, nel momento della perquisizione della propria abitazione, è stato fatto allontanare volontariamente dagli operanti stessi. Nella serata del 09 maggio 2007, avendo appreso quanto successo, il signor Di Giovine Domenico si presentava spontaneamente presso il Commissariato di Quarto Oggìaro.
Ne discende, pertanto, il carattere menzognero dell’articolo richiamato, per ciò stesso offensivo della reputazione dei signor Di Giovine Domenico e di tutta la sua famiglia. Ciò rende indispensabile l’immediata smentita in ossequio alla legge sulla stampa. In difetto provvederò a tutelare gli interessi del mio assistito nelle dovute sedi giudiziarie, penali e civili.
Distinti saluti.
Avvocato Rocco Plateroti
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L’aggressione dei poliziotti incaricati dell’arresto, così come la definizione del signor Di Giovine come «’ndranghetista», sono elementi e circostanze riferite ai giornalisti dai poliziotti del commissariato di Quarto Oggiaro durante una conferenza stampa.

Noi non abbiamo mai confuso l’arresto di Di Giovine con quello di altre due persone durante la medesima operazione, tant’è che abbiamo parlato degli ambienti dell’abitazione di Di Giovine come «puliti»: la polizia ci ha detto di avervi trovato solo 100 grammi di cocaina.

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