La proposta Più attenzione ai favoritismi agli stranieri

Caro Lussana, non è questo il momento dei distinguo e delle precisazioni. Questo è il momento delle idee applicate ai bisogni dei cittadini. A tal proposito raccolgo il malumore di moltissime famiglie genovesi ma anche milanesi, che denunciano la prevaricazione dei cittadini extracomunitari, riguardo le graduatorie delle liste d’attesa per l’assegnazione di case popolari e per l’ammissione dei figli agli asili nido. Famiglie italiane che non riescono ad accedere ai servizi sociali, poiché immancabilmente precedute da nuclei famigliari di extracomunitari. Nulla di irregolare si intende, infatti le graduatorie vengono stilate in base al reddito famigliare dichiarato. Ma il problema rimane comunque e nessuno si preoccupa della tutela dei nuclei famigliari degli italiani meno abbienti. E in questo caso vorrei farmi portatore di una proposta che spero venga recepita dai Consiglieri – Deputati - Senatori del PdL e anche magari, dal programma elettorale del candidato Governatore Sandro Biasotti: l’istituzione di quote tricolori, per le graduatorie di asili nido e case popolari. Contro l’ineluttabile realtà che, i nuclei famigliari di extracomunitari, dichiarano redditi famigliari vicino allo zero bisogna contrapporre una legge che sancisca l’accesso ai servizi sociali in maniera paritaria cioè, il 50% agli italiani e il 50% agli extracomunitari. A me personalmente sembra una questione di civiltà assoluta poiché mi risulta difficilmente capibile, come su base nazionale, rimangano esclusi dall’accesso ai servizi sociali nuclei famigliari di nazionalità italiana.

Alle sicure critiche e all’inevitabile presentazione dei dati, rispondo già da ora che moltissimi italiani vista la situazione, non presentano nemmeno più le domande per entrare nelle graduatorie oramai consci dell’ineluttabile impossibilità reale.