La protesta Gli studenti in gita

Stavolta ce l’hanno fatta. Dopo il tentativo di occupare la stazione di Cadorna, gli studenti sono riusciti a invadere i binari di Lambrate, mandando in tilt il traffico dei treni. Così i collettivi studenteschi hanno voluto manifestare il loro no alla riforma Gelmini fresca fresca di approvazione in Senato.
Ieri, lungo le vie del centro, sono stati numerosi i cortei improvvisati dagli studenti a cui hanno partecipato decine di scuole e facoltà. Gli universitari hanno anche cercato di occupare la tangenziale ma sono stati fermati dalle forze dell’ordine. Qualche momento di tensione al corteo dei licei, in via San Paolo dove uno studente di 15 anni si è ferito a un gomito. «Via i fascisti dalla scuola» urlano tanti studenti senza sapere fino in fondo cosa dicono e ripetendo i cori.


E intanto, dalle aule dell’università Statale, il premio Nobel Dario Fo, durante una lezione, dà il suo appoggio al movimento: «Provo fastidio per la spocchia con cui questo governo, e per primo Silvio Berlusconi, guarda a questo movimento come qualcosa di passaggio - spiega agli studenti - di transitorio, come uno sfogo. Ma queste sono bolle che possono scoppiare ed esplodere».

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