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Protezione civile, premier contro toghe Il Csm: "Tutelare i giudici dell'Aquila"

Berlusconi dà disposizione agli uomini della Protezione civile di non recarsi nelle zone terremotate in Abruzzo o di farlo senza rendersi riconoscibili perché "qualcuno con la mente fragile rischia che gli spari in testa". Il procuratore dell'Aquila: "Facciamo solo il nostro lavoro"

Protezione civile, premier contro toghe 
Il Csm: "Tutelare i giudici dell'Aquila"

Roma - E' un preoccupato Silvio Berlusconi quello che, dalla 60esima assemblea nazionale di Federalberghi, rivela di aver dato disposizione agli uomini della Protezione civile di non recarsi nelle zone terremotate in Abruzzo o, quanto meno, di farlo senza rendersi riconoscibili perché "qualcuno con la mente fragile rischia che gli spari in testa". Il presidente del Consiglio fa riferimento alle recenti vicende giudiziarie sul mancato allarme per il terremoto e rivela appunto di aver "detto agli uomini della Protezione civile di non andare in Abruzzo o almeno di farlo senza insegne o almeno senza rendersi riconoscibili" proprio perché dopo l’apertura di quel fascicolo "rischi che qualcuno che magari ha avuto dei familiari morti sotto le macerie e con una mente fragile, gli spari in testa".

Magistratura contro governo e Paese "Ci criminalizzano perché dicono che noi vogliamo impedire la libertà di stampa - spiega Berlusconi - ma qui sta succedendo un’altra cosa assurda: io ho detto a quelli della Protezione civile di non andare più all’Aquila". E rilancia: "Appena vanno in Abruzzo gli saltano addosso, addirittura hanno contestato a Bertolaso di non aver previsto il terremoto... Siamo all’assurdo". Il presidente del Consiglio critica duramente l’atteggiamento di una certa magistratura. Il premier, riferiscono all’Agi alcuni partecipanti all’incontro, ha citato anche l’esempio del porto di Napoli che "stavano per sequestrare e per fortuna siamo riusciti a fermarli". Per il presidente del Consiglio la magistratura politicizzata "in modo organico" sta impedendo "il governo del Paese" e va, in questo senso, contro gli interessi del Paese.

Il Csm: "Tutelare i giudici" In un documento che sta per essere presentato al Comitato di presidenza, la maggioranza dei consiglieri ha chiesto al Csm di intervenire a tutela dei magistrati dell’Aquila che hanno messo sotto inchiesta la Protezione civile per non aver allertato la popolazione sulla possibilità di un imminente terremoto e che sono stati accusati dal presidente del Consiglio di essere politicizzati e di aver messo a rischio l’opera della Protezione civile nei luoghi del disastro.

La replica del procuratore dell'Aquila "Non entro in polemica. Continuiamo a lavorare come al solito bene, velocemente e rispettando le leggi vigenti". Sono le uniche dichiarazioni che il procuratore della Repubblica dell’Aquila, Alfredo Rossini, ha voluto rilasciare in merito alle accuse del presidente del Consiglio in merito all’inchiesta sulla commissione grandi rischi, attivata dalla procura dell’Aquila. Inchiesta che ha portato all’emissione di sette avvisi di garanzia alle persone, tra cui i vertici della Protezione civile, che hanno partecipato alla riunione della commissione grandi rischi del 31 marzo 2009 a soli cinque giorni dalla tragica scossa.

Per la procura che ha indagato sull’ipotesi di reato di omicidio colposo, la commissione grandi rischi non ha adottato provvedimenti preventivi.

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