Le ispezioni dei Nas al Policlinico di Milano e negli altri ospedali della Lombardia si sono concluse senza traumi. E questo è un motivo di soddisfazione per Roberto Formigoni, convinto della validità del modello lombardo e della necessità di rafforzarlo attraverso il federalismo fiscale e la competenza esclusiva della Regione. «È unaltra prova di ciò che già si sapeva, e cioè che la sanità in Lombardia è di altissima qualità e che il sistema funziona. Il personale è di grande livello, le strutture sono avanzate, è un sistema che mette al centro la persona», commenta il governatore. E aggiunge: «I cittadini possono stare tranquilli e continuare a fidarsi del nostro sistema sanitario perché chi entra nei nostri ospedali può contare di essere guarito».
A questo punto, spiega Formigoni, il circolo virtuoso deve essere rafforzato: «Si è dimostrato che affidare la sanità alla Regione ha fatto migliorare la sanità. Ecco perché è necessario proseguire sulla strada della responsabilità, consentendo alla Regione di gestire direttamente una quota della fiscalità generale». La proposta di Formigoni è «che la sanità, di esclusiva competenza regionale, venga finanziata con lIva, prelevata direttamente dalle Regioni». Il progetto sarà ufficializzato al tavolo sul federalismo fiscale: «In questo modo i cittadini potranno vedere da loro stessi come si spendono i fondi e la qualità delle prestazioni che ottengono in cambio».
Il sistema funziona grazie a un lavoro che va avanti da tempo. «È il risultato di unopera di risanamento che abbiamo avviato dodici anni fa. I governi Formigoni si sono contraddistinti per un impegno forte sulla sanità. La Lombardia è il più grande sistema sanitario dEuropa, abbiamo le dimensioni di uno Stato, anzi maggiori rispetto a quelle di qualche Stato», spiega il presidente. E attacca il governo che, invece di aiutarle, mette in difficoltà le Regioni virtuose. Lultima prova è il ticket, contro il quale la Regione sta studiando la possibilità di ricorrere alla Corte costituzionale: «Smettiamola con questa situazione confusa che serve soltanto a chi non sa tenere i conti in ordine, spreca e poi magari si mette a piangere per ottenere i fondi dallo Stato. La situazione penalizza chi, come noi, ha saputo costruire un sistema sanitario efficiente e chiede solo maggiori responsabilità per migliorare ulteriormente i servizi».
Resta la questione degli aumenti per le visite e le ricette. «La sinistra fa unoperazione menzogna quando dice che siamo noi a varare gli aumenti che ha voluto il governo. Noi non possiamo non applicare il ticket imposto da Prodi perché altrimenti dovremmo tagliare i servizi e noi abbiamo un patto con i cittadini per la qualità». Le critiche alloperato del governo sono pesanti: «Il fondo sanitario nazionale è passato da 101 miliardi a 98, con 3 miliardi di tagli alle Regioni. In più, di questi 98 ce ne hanno dati solo 96 e gli altri 2 li hanno aggiunti sotto forma di ticket. A questo punto io dico: Ma siete scemi?. Non si possono fare i trasferimenti con un pagherò, con una cambiale».
Formigoni paragona il sistema della sanità nazionale a «un suk arabo», dove regna una gran confusione e parametri «favorevoli alle Regioni rosse». Il governatore è tranchant: «Non tutti gli italiani sono uguali: i liguri portano a casa più di tutti, poi ci sono i toscani e gli emiliani. I soldi del Fondo sanitario nazionale sono ripartiti in maniera diseguale. Bisogna discutere giorni e giorni, con un rush finale di quarantotto ore in cui si rimane inchiodati a Roma a mercanteggiare. Io dico basta a questo metodo».
Lalternativa è il federalismo: «Chi preleva gestisce il servizio. Non possiamo dimenticare che il fondo di solidarietà nazionale è costituito per il 57 per cento da fondi che arrivano dai contribuenti della Lombardia.
«È la prova che qui la sanità funziona ora è necessaria lautonomia fiscale»
Il presidente chiede al governo di poter gestire direttamente una quota dellIva pagata dai lombardi
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.