Maurizio Acerbi
Ci sono film nati senza grosse pretese che, quasi per un incantesimo, si trasformano in fenomeni cult; Eccezzziunale...veramente è stato uno di questi. Diretto nell82 da Vanzina, la pellicola vedeva come protagonista Diego Abatantuono impegnato nel triplice ruolo di tifoso interista, milanista e juventino. Sul filo del linguaggio «terruncello» (eravamo a cavallo de I fichissimi e de Il ras del quartiere) che allepoca andava per la maggiore, Abatantuono si ritagliò una bella vetrina allestita, in seguito, da prove più mature con Avati e Salvatores. Ora, a furor di popolo, in una sorta di revival che sembra prendere sempre più piede in Italia (ricordate il recente sequel de La Mandrakata? A quando quello de Lallenatore nel pallone?) è uscito Eccezzziunale veramente - Capitolo secondo... me, sempre diretto da Carlo Vanzina e, ça va sans dire, interpretato da Diego uno e trino, che ci racconta cosa ne è stato di Donato, Tirzan, Franco, i tre ultrà che ritroviamo, dopo più di ventanni di assenza dagli schermi, ancora alle prese con situazioni paradossali. Il milanista Donato, dopo un esilio spagnolo, ritorna in Italia per scoprire che ha un figlio concepito con la fidanzata di un tempo Ginevra (Anna Maria Barbera). Lo choc però non è la paternità ma scoprire che il figlio è interista convinto. Il nerazzurro Franco, invece, se la deve vedere con la mafia dopo essersi impadronito, casualmente, di una valigia piena di soldi. Il camionista juventino Tirzan, invece, risvegliatosi privo di memoria dopo anni di coma, scopre che la moglie Nunzia (Sabrina Ferilli) ha pensato bene di ingannare lattesa intrecciando una relazione sentimentale con Beniamino (Carlo Buccirosso) il camionista responsabile del suo incidente. Davanti ad una simile operazione i dubbi possono essere molti ma alla prova della sala, le risate seppelliscono ogni perplessità. Abatantuono si muove ancora perfettamente nei suoi personaggi, ben spalleggiato da una serie di spalle che contribuiscono a rendere sempre frizzante la pellicola. Si ride spensieratamente e con un po di nostalgia.
Lo spunto de La neve nel cuore (il titolo originario è The family Stone ma qui bisognerebbe scrivere più di un articolo per ragionare sui meccanismi di certe traduzioni) è una sorta di Ti presento i miei ma al femminile. Al centro è Sarah Jessica Parker che viene presentata dal fidanzato alal sua futura famiglia. Gli Stone, però, (famiglia politicamente corretta con tanto di figlio gay muto fidanzato con un ragazzo black), non sembrano gradire; da qui si sussegue una serie di situazioni paradossali che indurranno la povera fidanzatina a chiedere aiuto alla sorella. Le cose andranno però di male in peggio. La parte della suocera «cattiva» è interpretata da Diane Keaton che è una spanna sopra la Parker; il che penalizza un film che sa, molte volte, di già visto e del quale il regista Thomas Bezucha perde spesso il filo.
I film più visti a Genova dal 16 al 22 gennaio 2006. 1) Eccezzziunale veramente. Capitolo secondo....
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