Cresce il numero delle piccole e medie imprese nella capitale ma soprattutto nella provincia, dove gli artigiani hanno trovato condizioni più favorevoli alla crescita. È quanto emerge dallanalisi presentata ieri dalla Cna, unelaborazione dei dati «Infocamere 2005» messi a confronto con lanno precedente, per monitorare il tessuto imprenditoriale della provincia romana sui suoi 121 comuni e 19 municipi.
In dettaglio, se cerchiamo un artigiano, è bene orientarci nel XIX municipio, quello con il più alto numero di imprese artigiane (3643). La parte più dinamica dal punto di vista delle imprese è I municipio con le sue 17878 imprese. Segue lXI municipio con 12606 imprese. Il tessuto imprenditoriale del territorio, emerge dal rapporto, è sempre più forte: rispetto al 2004, sono cinquemila in più le imprese, per il 23 per cento concentrate nella Capitale e in gran parte imprese con meno di dieci dipendenti.
Sia a Roma sia in provincia, per ogni mille abitanti ci sono 71 imprese. La crescita è dell1,8 per cento, più del dato medio nazionale (1,3 per cento). Tirano il settore dei trasporti, magazzinaggio e comunicazioni (+1791 imprese) e le costruzioni (con 32.844 aziende, rappresentano il secondo settore per numero di imprese attive, dopo il commercio). Aumentano anche le attività artigianali, immobiliari, di noleggio e di informatica così com la produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua. Due comparti, invece, mostrano un calo: le attività finanziarie (745 imprese in meno) e le imprese agricole (39 non più attive rispetto allanno prima). Da una panoramica della provincia (254.791 imprese di cui 65.886 di tipo artigiano e, tra queste, 41.
In provincia è boom di artigiani
Tra il 2004 e il 2005 le piccole e medie imprese sono cresciute di oltre 5mila unità
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