La Provincia chiude, ma assume funzionari

La Provincia chiude, ma assume funzionari

Un posto da tecnico operativo, un'altro da tecnico per i servizi amministrativi, uno da tecnico di programmazione, un addetto alle attività produttive e, addirittura, dopo il disastro, i danni e le indagini giudiziarie sulle tragiche alluvioni, un funzionario «presso la direzione pianificazione generale e di bacino, servizio piani di bacino».
La Provincia di Genova chiude la baracca, ma continua ad «assumere» personale, anche se la politica dell'ente intermedio è stata commissariata da quella «parte migliore dell'Italia» ovvero dal governo dal plurimagnificato governo Monti.
La scadenza per la presentazione delle domande è il 27 dicembre.
«Siamo arrivati al ridicolo - dicono alcuni consiglieri del centrodestra - non soltanto la giunta Repetto aveva promesso di ridurre il numero di assessori, evitando una parte degli sprechi, ma adesso l'ente assumerà altro personale invece di razionalizzare lavoro e competenze».
L'e-mail con gli avvisi delle nuove assunzioni è stata inviata ai gruppi consiliari ieri mattina, proprio quando il presidente Alessandro Repetto stava commentando in aula consiliare il bilancio di previsione 2012, presentato dall'assessore Monica Puttini. Il documento della maggioranza è poi stato votato a fine pomeriggio con 23 favorevoli e 6 contrari.
«La ricerca di personale avviene tramite la procedura di mobilità - ha spiegato l'assessore Milò Bertolotto - si tratta del piano di assunzione che ogni anno viene redatto dall'ente e concordato con i sindacati. La Provincia non chiuderà e, anche nell'ottica del futuro trasferimento delle funzioni, quelle posizioni serviranno per i vari servizi».
Dalle nuove assunzioni all'addio alla poltrona più alta di Palazzo Spinola.
«Sono orgoglioso per avere presieduto un ente che non è mai stato inutile - ha detto Repetto - provo amarezza e sono indignato per le prese in giro sui provvedimenti di riduzioni dei costi delle istituzioni pubbliche. Inoltre, sono preoccupato perché si dà in pasto a una certa demagogìa quello che dovrebbe essere affrontato nella centralità della democrazia e della politica. Il bilancio 2012 è stato l'ultimo provvedimento economico della Provincia di Genova con un presidente e un consiglio democraticamente eletti dai cittadini».


Fra tre mesi cittadini e consiglieri scippati delle elezioni e governo «antidemocratico» del commissario tecnico. Repetto e compagni, che hanno sostenuto il tecnico Monti per mettere a terra l'odiato Cav, resteranno a terra pure loro. Una vera nemesi. Tiè.

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