(...) Brutta cosa, cattiva pubblicità, anche perché lannuncio di lavoro, di per sé già pubblico, era stato rilanciato per i più distratti, dal sito www.destradipopolo.it, e dal Giornale. Insomma, Alessandro Repetto non ha gradito il tipo di presenza della Provincia in rassegna stampa e ha convocato il consigliere di maggioranza. Altrettanto ha fatto, in via più o meno riservata, anche il presidente del consiglio regionale, Agostino Barisione. Entrambi per dire la stessa cosa: quella che era ormai stata ribattezzata la «sfilata per Ferré(tti)» di aspiranti segretarie bella presenza, doveva finire. E che il consigliere dellItalia dei Valori avrebbe dovuto accontentarsi di valori più «regolamentari». Ossia, rinunciare alle selezioni via internet e scegliersi un collaboratore (o collaboratrice, naturalmente) tra chi è già dipendente della Provincia. Oppure di chiedere formalmente lautorizzazione a cercare fuori sede una persona da assumere, evitando comunque concorsi pubblici, nel senso di troppo pubblicizzati.
Pelata la gattina, però, Repetto si è trovato con una nuova «gatta doppia». Perché stavolta si è trovato a dover scegliere tra due collaboratrici. Sue questa volta, in quanto trattavasi di assessori della sua giunta. Due donne, ormai incompatibili tra loro. Tanto che al di là delle segrete stanze dei bottoni è filtrata leco dellultima reciproca «graffiata» tra Monica Puttini, ex Forza Italia chiamata in servizio prontamente effettivo dal centrosinistra che cercava lassessore alle politiche scolastiche, e Franca Sanò, dirigente della polizia penitenziaria prestata a tempo determinatissimo alla politica per occuparsi di Bilancio e Patrimonio. Un provvedimento border line tra le due sfere di competenza sarebbe stato allorigine della sfuriata che, promessa di presidente, era destinata a restare lultima.
Così Repetto ha scelto. E dalla torre ha buttato Franca Sanò. Il licenziamento è stato già annunciato alla diretta interessata: decorrenza gennaio. Unico, piccolo problema da risolvere, sarebbe quello dei «sindacati». Nel senso dello sponsor politico. E quindi Repetto dovrà affrontare la questione con Fabio Broglia, cui spettava un posto in giunta per lappoggio concesso dallItalia di Mezzo (lallora partito del consigliere regionale oggi dirigente del Pd, ma pur sempre capogruppo del disciolto movimento folliniano) ad un difficile ballottaggio. Uno scoglio che però non si annuncia certo come insormontabile.
E così a lasciare la giunta di Repetto non sarà lassesore già candidata di Forza Italia ma lassessore in quota IdM che invece lopposizione di centrodestra aveva imparato ad apprezzare per la sua voglia di andare a fondo delle pieghe del bilancio provinciale. Visto che non è certo allassessore Sanò che si può attribuire la definizione di «gatta morta», il presidente Repetto ha deciso di sceglierla come «gatta pelata».
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