«Un'ingiusta tassazione patrimoniale». Il capogruppo della Lista Biasotti in Provincia, che è uno dei fondatori di Liguria Moderata, Massimo Pernigotti non desiste e sulla «gabella» sui passi carrabili a raso non fa un passo indietro. La questione, per la verità, va avanti da anni e la giunta Repetto è sempre stata coerente: la tassa non si tocca. Tuttavia, quando si tocca il portafoglio sempre meno pieno dei cittadini, talvolta anche i giudici danno loro ragione.
«Si tratta di un tema - ha spiegato Pernigotti - che abbiamo posto da molto tempo. Noi dell'opposizione non siamo d'accordo sul pagamento della patrimoniale e con la tipologia di scelta effettuata dalla maggioranza di centrosinistra. La normativa è stata sempre interpretata dalla Provincia in modo a dir poco discutibile. Ci sono molte sentenze dei giudici di pace, interventi del difensore civico e addirittura della Cassazione che vanno in una direzione ben precisa a favore dei cittadini. Quando si era deciso di fare il censimento dei passi carrabili a raso l'Ente provinciale non ha recuperato granché».
Risulterebbe che dei due milioni di euro recuperati sulle maggiori entrate, infatti, sostanzialmente se ne sono dati 860mila alle società private. Inoltre a questo ammontare se ne dovrebbe aggiungere un'altra tranche di 239mila euro per il 2011. Negli scorsi mesi gli accertamenti avevano portato a una serie di richieste patrimoniali della provincia e tanti cittadini si erano lamentati. Alcuni si erano rivolti anche al giudice di pace che aveva dato loro ragione. «Occorrerebbe fermarsi almeno un attimo per riflettere - ha continuato Pernigotti - considerato che la quarantina di ricorsi adesso andranno in mano alla Giustizia ordinaria».
Alle polemiche ha risposto l'assessore Fossati che tuttavia ha respinto gli allarmismi. «La discussione sui passi carrabili a raso va avanti da anni, anche con qualche speculazione di troppo. Se andiamo a tirare le somme, tali ricorsi rappresentano una percentuale veramente minima. Finora quelli che hanno avuto ragione di fronte al Giudice di Pace sono stati soltanto nove. La Provincia ha fatto tempo fa una scelta, che è stata votata tempo fa all'unanimità, e non credo che tutti quelli della minoranza fossero in allora degli sprovveduti. Siamo ossequiosi e rispettosi delle sentenze dei magistrati. Accetteremo quello che il giudice del tribunale dirà e così ci comporteremo». Dalle vecchie polemiche a quelle nuove. Ieri pomeriggio in consiglio provinciale è stato sollevato il problema della linea bus fra le cittadine del Golfo Paradiso e Rapallo, dove è entrato in funzione il nuovo ospedale. Il capogruppo del Pdl Rotunno ha spiegato che, dopo la chiusura dell'ospedale di Recco, occorre garantire un collegamento dignitoso con Rapallo per tutti i cittadini. L'assessore Dagnino ha spiegato che incontrerà di nuovo i sindaci, ma che, per l'aumento delle corse dei bus, bisognerà fare i conti con le risorse «che sono ridotte all'osso». Il consiglio ha poi bocciato una mozione del centrodestra che riguardava il tunnel subportuale di Genova. E il presidente della giunta ha tirato le orecchie al vice capogruppo Pdl Bianchini.
«Occorreva ritirarla - ha spiegato Repetto - perché qui siamo arrivati addirittura alla maleducazione istituzionale. L'argomento è di competenza del Comune. La sindaco Vincenzi sta approntando un Puc che verrà presentato alla città e bisogna rispettare il lavoro degli altri. Inoltre, le grandi opere in Italia ormai sono solo grandi sogni ovvero illusioni.
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