(...) vogliono neppure quelli di An». Giudizi di troppo che, poi, si rimangia con tanto di scuse: «Non cera alcuna volontà di attaccare lonorevole Santanchè alla quale rinnovo la mia stima personale». Naturalmente, lex parlamentare An non conosce Penati, «i comunisti come lui perdono il pelo ma non il vizio», e con una nota rispedisce al mittente le «scuse»: «È inutile che Penati ora si scusi, dopo che non più tardi di sabato scorso mi aveva mandato una email nella quale mi chiedeva cosa potesse fare per me, per aiutarmi, cercando di convincermi che lui era meglio degli altri, a stare dalla sua parte». Niente male, davvero: via email, svela Daniela Santanchè, Penati avrebbe offerto di aiutarla e in cambio, Daniela, avrebbe dovuto «stare dalla sua parte». Operazione «corte politica» che dopo il «no» di Santanchè si è trasformata in un vero e proprio attacco firmato da Penati e dai suoi pasdaran con tanto di dichiarazioni «sconcertanti».
Resta, conclude Daniela, una certezza: «Bisogna sempre stare attenti e «diffidare di quei comunisti che appartengono a politiche e partiti che si muovono con vecchie logiche e che la storia non ha ancora dimenticato». Comunque, aggiunge Guido Podestà cè unaltra certezza che fa la differenza: «Penati non ci vede neanche con il binocolo, dovrebbe cambiare i sondaggisti. Quelli di Soru e di Prodi non funzionano».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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