Settanta ordini del giorno e centoventi emendamenti dell'opposizione contro il bilancio che la giunta Repetto ha cominciato a presentare ieri in consiglio provinciale. Ce n'è da arrivare a Capodanno. Anche se l'assessore Monica Puttini si è dichiarata ottimista e spera di votare il documento «nei termini» e cioè lunedì prossimo.
Ieri a criticare i conti dell'assessore Puttini sono stati i rappresentanti del Pdl con Maggi, Muzio, Vaccarezza e Barsotti che hanno sottoscritto un documento dai toni pacati, ma «fermo e propositivo». Tra gli altri è intervenuto in aula pure il capogruppo Giuseppe Rotunno.
«Critichiamo il bilancio - spiega Rotunno - perché come al solito la giunta Repetto va nella direzione opposta a quella che noi dell'opposizione auspichiamo. E cioè quella che le risorse provinciali siano effettivamente destinate a quelli che sono i compiti propri che la legge assegna all'ente. Le spese complessive scendono del 5 per cento da 179 milioni a 171 milioni di euro».
«Per quanto riguarda le competenze provinciali - aggiunge Rotunno - le spese per la difesa del suolo scendono da 800mila a 200mila euro, per la viabilità da 5,7 a 4,6 milioni di euro, per gli edifici scolastici, che cadono a pezzi, rimangono a sei milioni di euro come l'anno scorso. Al contrario, per le competenze non della Provincia, si notano maggiori spese. Da quella di 75mila euro per i consiglieri delegati all'immigrazione e al caro vita a quella di 176mila euro per l'agricoltura, che saranno destinati a prestazione di servizi e contributi, a quella di due milioni di euro per la cultura. Ovviamente non siamo contrari alla cultura, ma di cultura se ne devono e possono occupare i comuni e altri enti, mentre se nelle scuole manca il riscaldamento o le strade sono piene di buche se ne può e se ne deve occupare soltanto la Provincia perché non è compito di altri».
La discussione sul bilancio si era aperta, in precedenza, con gli interventi di Simone Pedroni del Pd e di Mario Maggi del Pdl che entrambi, in sintonia, hanno auspicato che tutti i consiglieri contribuiscano, pure nelle legittime differenti posizioni, a «rasserenare il clima politico istituzionale sul bilancio».
«Toni e approcci distensivi del consiglio provinciale - spiega Pedroni - sono auspicabili per svolgere nel migliore modo possibile i propri compiti nell'interesse dei cittadini.
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