Gianandrea Zagato
Uno schiaffo così sonoro dalla Provincia di Milano, be Michele Faglia non se laspettava. Lamministrazione di centrosinistra guidata dal ds Filippo Penati preannuncia il «commissariamento» dellurbanistica monzese. Decisione che Palazzo Isimbardi garantisce di mettere in atto tra diciannove giorni, il 28 ottobre, se il Comune di Monza non avrà assunto «il provvedimento conclusivo del procedimento» relativo «allapprovazione del piano attuativo denominato piano di lottizzazione Cascinazza».
Determinazione inappellabile - quella firmata dalla direzione centrale pianificazione e assetto del territorio della Provincia di Milano - perché nasce da unapprofondita disamina delle deliberazioni siglate dallarchitetto Faglia e dalla sua giunta per tentare di impedire lapplicazione della legge regionale 12/2006 che fissa nuove norme in materia urbanistica. Regole che il Comune di Monza ha disatteso sostenendo «la continuità dellapplicazione delle misure di salvaguardia urbanistiche anche dopo lentrata della legge 12/2006».
Ma, attenzione, lamministrazione Faglia - sempre entro poco meno di venti giorni - deve pure portare a compimento «tutte le pratiche edilizie e urbanistiche in itinere» che, invece, ha sospeso sostenendo «la continuità dellapplicazione delle misure di salvaguardia urbanistiche anche dopo lentrata della legge 12/2006».
Tutto chiaro? O larchitetto Faglia e i suoi pasdaran portano a termine il «procedimento di adozione del piano attuativo» sia di Cascinazza che di altre aree oppure «gli atti e i provvedimenti necessari li assumerà un commissario ad acta», con tanto di oneri posti a carico dellamministrazione briantea. «Furbata maldestra che il centrosinistra pagherà in aula» promette Osvaldo Mangone, capogruppo di Forza Italia: «Attendiamo che larchitetto Faglia chieda scusa per questa e per tutte le altre cafonate sopportate dai monzesi in questi anni e pure per le magagne presenti nel suo piano di governo del territorio (Pgt) che è un vero e proprio sacco della città destinato a riversare sulle poche aree verdi decine di migliaia di metri cubi di cemento».
Cemento e mattoni utilizzati, naturalmente, come collante politico per tenere insieme la sinistra monzese ormai sullorlo di una crisi di nervi «a meno di un anno dal voto» annota Dario Allevi, capogruppo di An.
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