Provocatorio è portare in processione U Baciccia

«Da documenti ritrovati negli archivi parrocchiali possiamo desumere che nel 1882 il quartiere Collodari festeggiava con sparo di mortaletti la Solennità di N.S. del Suffragio - dice Bruno Picasso, presidente di Quartiere - perché sapevano che Mons. Luigi Lambruschini, arcivescovo di Genova, aveva richiesto al cardinale Rivarola a Roma, le auree corone per la patrona di Recco». La località «Collodari» è situata sulle alture di Recco, tra il ristorante «Manuelina» fin al confine con Avegno, a destra confina con la Statale 333. «L'amicizia tra i rioni è forte - spiega Andrea Pozzo, segretario del gruppo - perché tutti lavorano per un unico scopo: onorare la nostra Patrona. Noi portiamo avanti le vecchie tradizioni, ma sempre con nuovi spunti per coinvolgere nuovi volontari, specialmente tra i ragazzi. Organizziamo un grande stand gastronomico in Via Liceti 11, sotto il ponte della Ferrovia, dove si possono gustare le specialità locali e tradizionali liguri, quali la focaccia al formaggio, la caponadda, le melanzane ripiene, torta di riso, bacalà».

Si racconta che negli anni '50, il Quartiere Collodari, durante il pranzo di ringraziamento festeggiassero la buona riuscita della festa portando in processione un tavolo rovesciato, con un ombrellone per baldacchino e un caratteristico personaggio del quartiere detto «U baciccia du furmaggiu».

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