La provocazione di Barbato: si autosospende da deputato

Franco Barbato (nella foto), si sa, alla Camera entra ed esce come vuole, spesso armato di telecamera nascosta. Ieri però ha sorpreso tutti annunciando in aula che si auto sospende da deputato. La decisione, effettiva o a mo’ di boutade?, è una reazione «alla pubblicazione di notizie secondo cui avrei chiesto soldi per “aiutare” qualcuno», spiega l’indignato Barbato. L’esponente dell’Idv vuole essere, dice, «un deputato d’onore». Per questo finché non sarà interrogato da Woodcock sulle accuse che lui definisce «pezzottate» («falsificate», in dialetto napoletano) non andrà alla Camera. E a chi gli chiede di dimettersi e di rinunciare allo stipendio risponde che assentandosi dall’aula perderà solo la diaria da 206,58 euro al giorno. Barbato, «il moralista», tiene alla forma. «Da domani in quest’Aula sarete in 629: mi auto sospendo.

Da deputato rappresento il Parlamento, il più alto consesso della Repubblica a cui si deve rispetto». «L’auto sospensione non esiste: o lavori e percepisci uno stipendio o ti dimetti. Non fare il furbetto» replica Roberto Giachetti (Pd).

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