Pubblicata una novella di Mahfouz censurata nel ’59 perché «blasfema»

La controversa novella del premio Nobel Naguib Mahfouz, Awlad Haretna (I figli di Gebelawi, 1959), esce in Egitto, all’interno di un libro, dopo una censura di quasi cinquant’anni dalla sua prima pubblicazione a puntate sul quotidiano egiziano al-Ahram. Lo ha scritto l’Egyptian Gazette, secondo cui la casa editrice Dar el-Shorouk ha ottenuto i diritti per la pubblicazione del testo dopo la morte dello scrittore, avvenuta l’estate scorsa. Nel 1959, con I figli di Gebelawi, Mahfouz aveva allestito una «operetta morale» allegorica al cui centro, benché in mentite spoglie, vi era la figura di Dio: il romanzo era stato censurato in Egitto e sarebbe apparso soltanto all’estero. L’autore aveva infatti deciso di non pubblicarla in un libro per non offendere al-Azhar, la nota istituzione sunnita con sede al Cairo che l’aveva bollata come «blasfema». In cambio, con il consenso dell’allora presidente Gamal Abdel Nasser, nessuna azione legale sarebbe stata intrapresa ai danni dell’autore.

All’epoca la decisione di Mahfouz era stata duramente criticata dagli intellettuali egiziani che avevano accusato lo scrittore di ignorare il diritto di libertà di stampa. Ma secondo quanto riferisce la stampa egiziana, negli ultimi giorni del 2006 il libro è invece uscito in Egitto con una prefazione di Ahmed Kamal Aboul Magd, noto esponente dell’Islamic Research Center.

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