Applausi calorosissimi laltra sera al Modena per Neri Marcoré nei panni, oltre 35 anni dopo Gaber, del Signor G, spettacolo prodotto dal teatro dellArchivolto. «Un certo signor G», che ha debuttato alla fine di novembre a Torino, rimane in scena a Genova fino a sabato, mentro domenica sarà ad Imperia. Era il 1970 quando Giorgio Gaber dava vita con Sandro Luporini al divertente «uomo qualunque» attraverso le cui disavventure, con larma dellironia e del paradosso raccontava lItalia e le sue contraddizioni. Da allora lartista milanese, scomparso quasi cinque anni fa, ha regalato una serie di spettacoli divertenti, provocatori e mai scontati denunciando, sempre col sorriso, le assurdità della società, fino allultima ballata, bellissima, «Io non mi sento italiano». Parte di questo materiale di canzoni e di riflessioni in prosa è confluito nello spettacolo «Un certo signor G» che lArchivolto ha prodotto con la regia di Giorgio Gallione. Uno spettacolo fluido, piacevole costruito da Gallione su alcune incisive canzoni di Gaber rielaborate con gusto e intelligenza da Paolo Silvestri. In una scenografia simpatica (ideata da Guido Fiorato), Marcoré-signor G è affiancato da due pianiste versatili e brave (Gloria Clemente e Vicky Schaetzinger) che ora stanno alle tastiere, ora cantano, o fanno da spalla al protagonista o imbracciano chitarre e fisarmoniche.
Marcoré è molto bravo, tiene la scena con mestiere e una naturale simpatia che lo rende gradito a un pubblico quanto mai eterogeneo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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