La Puglia declassata da Moody's e Nichi si vendica coi tagli

Il rating della regione è passato da A1 a A3. E la giunta sforbicia i 72mila euro versati all'agenzia per avere un voto

La Puglia declassata da Moody's e Nichi  si vendica coi tagli

Altro che costi della politica. Al tempo della crisi la via dei tagli in Puglia comincia da Moody’s, l’agenzia di rating americana che recentemente ha declassato la Regione facendo scendere il rating da A1 ad A3. Ebbene, proprio nel giorno in cui viene concesso un ritocco allo stipendio dei direttori generali delle Asl con un premio di produzione del 20%, la giunta guidata dal governatore di Sel Nichi Vendola (nella foto) ha pensato bene di dare una consistente sforbiciata ai 72mila euro versati annualmente per ottenere un voto ai libri contabili: e così, a partire dal 2012 Moody’s incasserà un po’ più della metà, vale a dire 41mila euro.

Le solite male lingue sottolineano la coincidenza temporale: il declassamento sull’affidabilità del debito risale ad appena quaranta giorni fa, insomma il

ricordo della bocciatura targata Usa è ancora piuttosto fresco. Ma dagli uffici regionali fanno sapere invece che il rating non c’entra nulla: la decisione – precisano - è stata presa solo e soltanto per ragioni tecniche.

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