RomaBarcellona contro Manchester United, Messi contro Cristiano Ronaldo, «la pulce» contro il «gladiatore». Dei due non piacciono le cifre e le statistiche, ma i dribbling, le invenzioni, la velocità di esecuzione. Chi è il migliore? Il Pallone d’Oro 2009, aveva detto il portoghese del Manchester, potrebbe decidersi a Roma. Chissà se i giurati saranno d’accordo. Perché alla fine è Messi a vincere il confronto: nega al rivale il bis storico, alzerà lui la Coppa e per di più potrà anche vantare un gol sotto la Curva Sud, ricoperta dei colori del Barça. «Sono felice per me e per la mia famiglia - le prime parole dell’argentino -. Stasera sono l’uomo più felice del mondo, è la vittoria più importante della mia vita».
Ferguson sarà il primo a riconoscere la supremazia del Barcellona: «Ha vinto la squadra migliore - spiega -, per noi è stato difficile recuperare lo svantaggio perché loro hanno fatto un ottimo possesso palla e ci hanno impedito di ripartire». Guardiola il nuovo Ferguson, allora? «Bisogna riconoscere i loro meriti, per Guardiola è stato un risultato straordinario: si vede che a loro piace giocare al calcio», la definitiva ammissione dell’allenatore del Ferguson, rinforzata dalle parole di Cristiano Ronaldo, che è stato simpaticamente salutato dal premier Silvio Berlusconi al momento della premiazione. «Ci tenevo a far bene - racconta l’asso portoghese - ma dopo il gol loro hanno dominato. Il mio futuro? Non voglio rispondere se questa è stata la mia ultima partita a Manchester». «Roma non mi porta bene», il telegramma di Van der Sar che nella capitale aveva già perso ai rigori contro la Juve la finale 1996 ai tempi dell’Ajax.
E mentre i quotidiani on-line spagnoli celebrano l’impresa blaugrana («Victoria Total!», proclama El Periodico di Barcellona; «Tricampeones» esulta lo sportivo catalano Mundo Deportivo), Pep Guardiola sfodera una dedica a sorpresa per il suo tris al primo anno sulla panchina del Barça: «Vorrei fare una dedica per questa vittoria al calcio italiano e soprattutto a Paolo Maldini, un esempio per tutti. So che ha avuto qualche problema nel giorno dell’addio, ma sappia che ha l’ammirazione di tutta l’Europa, da 25 anni. La dedica mia, dei giocatori e della società è per Maldini. Se cambia idea e volesse giocare ancora un anno, può venire a farlo».
Barcellona campione: tutti d’accordo anche sugli spalti. «Messi è stato straordinario - esulta Zapatero, tifoso doc del Barcellona - ha fatto un gol di testa e con la sua altezza è una cosa straordinaria. Ma sono stati straordinari anche altri come Iniesta e Xavi. L’importante è che il Barcellona abbia vinto. Messi sarà sicuramente il pallone d’oro».
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