«Puniremo chi ha sparato ai poliziotti»

da Parigi

Il presidente francese Nicolas Sarkozy sarà stasera in Tv: parlerà degli uragani che hanno caratterizzato l'autunno caldo transalpino: incidenti nelle periferie urbane, scioperi, caos nelle scuole, proteste contro il calo del potere d'acquisto dei salari.
La situazione nella banlieue parigina resta tesissima dopo gli scontri cominciati domenica sera a seguito di un incidente stradale: una moto con due adolescenti si è schiantata contro un'auto della polizia, che aveva la precedenza. I due ragazzi, senza casco, sono morti. In tre notti di scontri, oltre cento tra poliziotti, pompieri e gendarmi hanno riportato ferite più o meno gravi. Ieri mattina Sarkozy, appena tornato dal suo viaggio in Cina, ha visitato gli agenti in ospedale. Uno di loro ha perso un occhio per un colpo d'arma da fuoco. Sarkozy ha detto che coloro che sparano sulle forze dell'ordine sono criminali e vanno giudicati con severità. «Saranno puniti», ha promesso.

Ha preannunciato un'inchiesta della magistratura (prima ancora che i giudici prendessero una decisione del genere, circostanza che ha dato luogo a qualche polemica).
Il presidente ha ricevuto le famiglie dei due adolescenti, le quali hanno lanciato un appello alla calma. I due ragazzi verranno sepolti nei luoghi d'origine: Marocco e Senegal.

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